Binge drinking, cos’è e che tipo di danni provoca
Negli ultimi tempi, tra i più giovani, si è diffusa la tendenza a bere con un unico scopo: ubriacarsi. Vediamo cos’è e quali danni provoca il binge drinking, il fenomeno che ha preso piede tra i ragazzi con un’età compresa tra i 13 ed i 17 anni.
Da varie indagini condotte tra gli adolescenti, risulta che molti di loro escano in comitiva con lo scopo principale di ubriacarsi. Il binge drinking, così come viene chiamata la tendenza dei giovani che bevono in un brevissimo arco di tempo 5 o più bevande alcoliche, può arrecare danni di vario genere, così come testimoniano ricerche e studi scientifici.
Molti ragazzi sostengono che bere 5 o più alcolici in poco tempo non provochi ubriachezza ma renda semplicemente più brilli. In realtà, pochi riescono a distinguere la differenza tra una condizione e l’altra. E i dati raccolti tra i pronto soccorso d’Italia risultano in controtendenza con le affermazioni degli adolescenti.
Nelle uscite tra amici accade spesso che un bicchiere in più e l’iniziale euforia che questo regala possano essere d’aiuto nell’approccio con gli altri. L’alcool rende più euforici e tale stato facilita i rapporti sociali.
Ma vi siete mai chiesti cosa provoca il binge drinking, il consumo di alcool in quantità eccessive ed in breve tempo?
Innanzitutto chi beve troppo nell’adolescenza, compromette la propria salute mentale: il detto che “l’alcool brucia le cellule del cervello” non è solo una credenza popolare ma il risultato di uno studio scientifico.
All’abuso di alcool sono legati anche i problemi di acne, aumento del peso, comparsa prematura di rughe, tossicodipendenza, problemi al cuore, al sistema nervoso e al fegato.
Ingerendo grandi quantità di alcool, diminuisce l’ossigeno che arriva al cervello e si hanno sintomi come il vomito, lo stato di incoscienza e il respiro corto o irregolare. Inoltre, chi si ubriaca, diventa incontrollabile e, dunque, un rischio per sé e per gli altri.
Le motivazioni che spingono a bere possono essere di varia natura: alcuni lo fanno per combattere la timidezza ed essere accettati, altri lo fanno per sfuggire ai problemi familiari o perché lo vedono fare ad un genitore, altri solo perché lo trovano divertente.
Probabilmente tali motivazioni, se si conoscono appieno i rischi a cui si va incontro con il binge drinking, svaniscono: i problemi non si risolvono con le ubriacature e la timidezza può essere superata con metodi alternativi e più salutari.
Da varie indagini condotte tra gli adolescenti, risulta che molti di loro escano in comitiva con lo scopo principale di ubriacarsi. Il binge drinking, così come viene chiamata la tendenza dei giovani che bevono in un brevissimo arco di tempo 5 o più bevande alcoliche, può arrecare danni di vario genere, così come testimoniano ricerche e studi scientifici.
Molti ragazzi sostengono che bere 5 o più alcolici in poco tempo non provochi ubriachezza ma renda semplicemente più brilli. In realtà, pochi riescono a distinguere la differenza tra una condizione e l’altra. E i dati raccolti tra i pronto soccorso d’Italia risultano in controtendenza con le affermazioni degli adolescenti.
Nelle uscite tra amici accade spesso che un bicchiere in più e l’iniziale euforia che questo regala possano essere d’aiuto nell’approccio con gli altri. L’alcool rende più euforici e tale stato facilita i rapporti sociali.
Ma vi siete mai chiesti cosa provoca il binge drinking, il consumo di alcool in quantità eccessive ed in breve tempo?
Innanzitutto chi beve troppo nell’adolescenza, compromette la propria salute mentale: il detto che “l’alcool brucia le cellule del cervello” non è solo una credenza popolare ma il risultato di uno studio scientifico.
All’abuso di alcool sono legati anche i problemi di acne, aumento del peso, comparsa prematura di rughe, tossicodipendenza, problemi al cuore, al sistema nervoso e al fegato.
Ingerendo grandi quantità di alcool, diminuisce l’ossigeno che arriva al cervello e si hanno sintomi come il vomito, lo stato di incoscienza e il respiro corto o irregolare. Inoltre, chi si ubriaca, diventa incontrollabile e, dunque, un rischio per sé e per gli altri.
Le motivazioni che spingono a bere possono essere di varia natura: alcuni lo fanno per combattere la timidezza ed essere accettati, altri lo fanno per sfuggire ai problemi familiari o perché lo vedono fare ad un genitore, altri solo perché lo trovano divertente.
Probabilmente tali motivazioni, se si conoscono appieno i rischi a cui si va incontro con il binge drinking, svaniscono: i problemi non si risolvono con le ubriacature e la timidezza può essere superata con metodi alternativi e più salutari.
Pubblicato martedì 24/06/2014
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