Il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry, il riassunto
Il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry è uno dei libri più belli da leggere, di quelli che lasciano sempre il segno. Se vuoi scoprire di cosa tratta, per te il riassunto de Il Piccolo Principe.
Il narratore, un pilota d’aereo, si schianta nel deserto del Sahara. L’incidente provoca gravi danni all’aereo e lascia il narratore con pochi viveri.
Quando la situazione sembrava farsi più drammatica, il polota viene avvicinato dal piccolo principe, un ragazzino biondo che chiede al pilota di disegnargli una pecora.
Il narratore ed il piccolo principe diventano amici.
Il piccolo principe viene da un piccolo pianeta che chiama Asteroide 325, ma che la gente sulla Terra chiama Asteroide B-612. Il piccolo principe si è preso molta cura di Asteroide 325, impedendo a eventuali cattivi semi di crescere ed evitando che fosse invaso da alberi di baobab.
Un giorno, una rosa misteriosa spuntò sul pianeta e il piccolo principe si innamorò di essa ma quando scoprì che la rosa era caduta nella tentazione di una bugia, decise che non si poteva più fidare di lei e decise di lasciare il pianeta. Nonostante una riconciliazione all’ultimo minuto con la rosa, il principe si propose di esplorare altri pianeti e restare da solo.
Durante il cammino, il narratore ci racconta che il piccolo principe passa da asteroidi vicini e incontra per la prima volta lo strano mondo degli adulti. Nella visita dei primi sei pianeti, il principe incontra un re, un uomo vanitoso, un ubriacone, un uomo d’affari, un lampionaio, e un geografo, i quali vivono da soli e sono eccessivamente consumati dai mestieri scelti.
Tale comportamento diverte e turba allo stesso tempo il piccolo principe che non capisce il loro bisogno di tenere sotto controllo la gente, essere ammirati e di possedere tutto. Con l’eccezione del lampionaio di cui ammira la fedeltà tenace, il piccolo principe non ha una buona idea degli adulti che incontra e non ne trae alcun insegnamento utile.
Dal geografo apprende che i fiori non durano per sempre e comincia a sentire la mancanza della rosa che ha lasciato.
Su suggerimento del geografo, il piccolo principe visita la Terra ma atterra nel bel mezzo del deserto e non trova esseri umani. Incontra un serpente che parla per enigmi e gli suggerisce di provare il suo veleno letale che è in grado di inviarlo al cielo se lo desidera. Il piccolo principe ignora l’offerta e continua le sue esplorazioni fermandosi a parlare con un fiore a tre petali e scala la montagna più alta che riesce a trovare dove confonde l’eco della sua voce con una conversazione.
Alla fine, il piccolo principe trova un giardino di rose che lo sorprende e lo amareggia perché la sua rosa gli aveva detto che era l’unica del suo genere.
Il principe fa amicizia con una volpe che gli insegna che le cose importanti nella vita sono visibili solo al cuore, che il suo tempo lontano dalla rosa rende la rosa più speciale per lui e che l’amore rende una persona responsabile per gli esseri che ama.
Il piccolo principe si rende conto che, anche se ci sono molte rose, il suo amore per la sua rosa la rende unica e che è pertanto responsabile per lei. Nonostante questa rivelazione, si sente ancora molto solo perché è così lontano dalla sua rosa.
Il principe conclude il suo racconto descrivendo gli incontri con due uomini, un controllore ferroviario e un commesso.
Nell’ottavo giorno del narratore nel deserto, su suggerimento del principe, si misero a cercare un pozzo. L’acqua alimenta il loro cuore tanto quanto i loro corpi ed entrambi, in un momento di beatitudine, convengono sul fatto che troppe persone non vedono ciò che è veramente importante nella vita.
La mente del piccolo principe, però, è concentrata sul ritorno dalla sua rosa e comincia a fare progetti con il serpente sul ritorno al suo pianeta.
Il narratore è in grado di aggiustare il suo aereo il giorno prima del primo anniversario dell’arrivo del principe sulla Terra e cammina tristemente con il suo amico verso il luogo in cui il principe è atterrato.
Il serpente morde il principe, che cade senza far rumore sulla sabbia.
Il narratore si consola quando non riesce a trovare il corpo del principe il giorno successivo ed è convinto che sia tornato al suo asteroide. Viene confortato dalle stelle dove sente il tintinnio della risata del suo amico ma ogni tanto si intristisce pensando che la pecora che aveva disegnato possa aver mangiato la rosa del principe.
Il narratore conclude mostrando ai lettori un disegno del paesaggio deserto e chiedendo che ognuno si fermi sotto le stelle permettendogli di sapere se il piccolo principe sia tornato.
Il narratore, un pilota d’aereo, si schianta nel deserto del Sahara. L’incidente provoca gravi danni all’aereo e lascia il narratore con pochi viveri.
Quando la situazione sembrava farsi più drammatica, il polota viene avvicinato dal piccolo principe, un ragazzino biondo che chiede al pilota di disegnargli una pecora.
Il narratore ed il piccolo principe diventano amici.
Il piccolo principe viene da un piccolo pianeta che chiama Asteroide 325, ma che la gente sulla Terra chiama Asteroide B-612. Il piccolo principe si è preso molta cura di Asteroide 325, impedendo a eventuali cattivi semi di crescere ed evitando che fosse invaso da alberi di baobab.
Un giorno, una rosa misteriosa spuntò sul pianeta e il piccolo principe si innamorò di essa ma quando scoprì che la rosa era caduta nella tentazione di una bugia, decise che non si poteva più fidare di lei e decise di lasciare il pianeta. Nonostante una riconciliazione all’ultimo minuto con la rosa, il principe si propose di esplorare altri pianeti e restare da solo.
Durante il cammino, il narratore ci racconta che il piccolo principe passa da asteroidi vicini e incontra per la prima volta lo strano mondo degli adulti. Nella visita dei primi sei pianeti, il principe incontra un re, un uomo vanitoso, un ubriacone, un uomo d’affari, un lampionaio, e un geografo, i quali vivono da soli e sono eccessivamente consumati dai mestieri scelti.
Tale comportamento diverte e turba allo stesso tempo il piccolo principe che non capisce il loro bisogno di tenere sotto controllo la gente, essere ammirati e di possedere tutto. Con l’eccezione del lampionaio di cui ammira la fedeltà tenace, il piccolo principe non ha una buona idea degli adulti che incontra e non ne trae alcun insegnamento utile.
Dal geografo apprende che i fiori non durano per sempre e comincia a sentire la mancanza della rosa che ha lasciato.
Su suggerimento del geografo, il piccolo principe visita la Terra ma atterra nel bel mezzo del deserto e non trova esseri umani. Incontra un serpente che parla per enigmi e gli suggerisce di provare il suo veleno letale che è in grado di inviarlo al cielo se lo desidera. Il piccolo principe ignora l’offerta e continua le sue esplorazioni fermandosi a parlare con un fiore a tre petali e scala la montagna più alta che riesce a trovare dove confonde l’eco della sua voce con una conversazione.
Alla fine, il piccolo principe trova un giardino di rose che lo sorprende e lo amareggia perché la sua rosa gli aveva detto che era l’unica del suo genere.
Il principe fa amicizia con una volpe che gli insegna che le cose importanti nella vita sono visibili solo al cuore, che il suo tempo lontano dalla rosa rende la rosa più speciale per lui e che l’amore rende una persona responsabile per gli esseri che ama.
Il piccolo principe si rende conto che, anche se ci sono molte rose, il suo amore per la sua rosa la rende unica e che è pertanto responsabile per lei. Nonostante questa rivelazione, si sente ancora molto solo perché è così lontano dalla sua rosa.
Il principe conclude il suo racconto descrivendo gli incontri con due uomini, un controllore ferroviario e un commesso.
Nell’ottavo giorno del narratore nel deserto, su suggerimento del principe, si misero a cercare un pozzo. L’acqua alimenta il loro cuore tanto quanto i loro corpi ed entrambi, in un momento di beatitudine, convengono sul fatto che troppe persone non vedono ciò che è veramente importante nella vita.
La mente del piccolo principe, però, è concentrata sul ritorno dalla sua rosa e comincia a fare progetti con il serpente sul ritorno al suo pianeta.
Il narratore è in grado di aggiustare il suo aereo il giorno prima del primo anniversario dell’arrivo del principe sulla Terra e cammina tristemente con il suo amico verso il luogo in cui il principe è atterrato.
Il serpente morde il principe, che cade senza far rumore sulla sabbia.
Il narratore si consola quando non riesce a trovare il corpo del principe il giorno successivo ed è convinto che sia tornato al suo asteroide. Viene confortato dalle stelle dove sente il tintinnio della risata del suo amico ma ogni tanto si intristisce pensando che la pecora che aveva disegnato possa aver mangiato la rosa del principe.
Il narratore conclude mostrando ai lettori un disegno del paesaggio deserto e chiedendo che ognuno si fermi sotto le stelle permettendogli di sapere se il piccolo principe sia tornato.
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