Murales: atti vandalici o opere d’arte? Leggi e dì la tua!
Per le vie delle città o sui vagoni di un treno; sui marciapiedi, sulle mura di casa, sui cancelli, sui manifesti. I Murales sono ormai presenza costante in ogni città. Dalla scritta minimal al disegno elaborato, sfumato, ombrato: sembra quasi che non basti più la carta e i colori per esprimere le proprie idee, le proprie emozioni. Serve un muro, un paio di bombolette e l’opera è pronta. Non solo: passione, fatica, lavoro. I murales sono ormai un’arte, i cui artisti si chiamano writers. L’opinione pubblica è scissa sulla questione murales.
Ecco un aneddoto speciale avvenuto a Termoli. Il preside della scuola media Maria Brigida Antonio Franzese ha osservando in giro per la città graffiti dallo spiccato valore artistico: belli, fatti con cura e da persone di talento. E’ stato così che ha pensato di affidare a due giovani writers la decorazione della scuola.
«E’ una forma d’arte che incute rispetto perché è fatta dai giovani» ha spiegato Franzese che ha deciso di chiamare gli artisti. Il risultato? In due giorni hanno completamente cambiato il volto della scuola, o meglio l’ingresso, visto che sono state decorate le pareti del recinto. I pannelli grigi e spogli sono stati coperti da coloratissimi murales. Ci sono le note musicali, i numeri, c’è il ritratto di Dante Alighieri, insomma ci sono tutte le discipline che s’insegnano a scuola.
«Con questo progetto l’intento è quello di educare gli studenti al gusto del bello, al rispetto della cosa pubblica, e in questo caso della propria scuola. C’è quindi prima di tutto uno scopo formativo. Poi c’è anche l’aspetto didattico visto che gli alunni hanno seguito lezioni su questa forma di arte moderna sulla sua storia e sulle sue tecniche» ha aggiunto Franzese.
A Milano invece l’Amsa ha fatto un piano per “ripulire” 8 mila stabili da gennaio 2010. Muri di case abitate, proprietà private e pubbliche. Scritte abusive, firma, dichiarazioni d’amore e tanto altro: i sentimenti e le proprie emozioni non devono trovare spazio sugli edifici.
Tu cosa ne pensi? Ti piace vedere i murales in città? Hai mai lasciato una scritta su un muro o ti è mai stata dedicata? Credi che la tua scuola accetterebbe di “abbellirsi” con un murales all’ingresso?
Pubblicato martedì 15/12/2009 in scuola. di la tua
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