Epifania, riti e tradizioni particolari da tutto il mondo
La vecchietta brutta e buona che porta doni a tutti i bambini è una tradizione che si tramanda da secoli. Intorno alla figura della Befana ruotano tantissimi riti e tradizioni che risalgono alla notte dei tempi. Vediamo insieme quali sono i riti e le tradizioni più particolari dell’Epifania in tutto il mondo.
La figura della Befana si rifà ad un rituale celtico e pagano secondo cui nelle notti di inverno sui campi appena seminati volavano delle figure femminili che propiziavano il raccolto. Secondo gli antichi romani le fanciulle volanti erano guidate da Diana, dea lunare della vegetazione.
La figura della Befana è, per tradizione, quella di una vecchia dall’ aspetto poco piacevole. Secondo la leggenda la Befana, vestita di stracci, rappresenta l’anno appena trascorso, pieno di sacrifici, che l’anziana ha il compito di spazzare via lasciando dei doni che propiziano l’inizio di un anno migliore.
In Italia, però, la figura della Befana mescola credenze pagane e cristiane. Poco dopo la nascita di Gesù, i Re Magi, partiti dall’Oriente, erano diretti verso Betlemme per rendere omaggio al Bambino con preziosi doni. La direzione era tracciata dalla stella cometa che, però, all’improvviso scomparve lasciando i tre re magi disorientati. I tre chiesero indicazioni ad una vecchina che indicò loro la giusta direzione. Malgrado le insistenze dei Re Magi affinché si unisse a loro per visitare insieme il Neonato, la vecchina rifiutò e ritornò nella sua umile abitazione. Più tardi, la donna anziana si pentì di non averli seguiti e si mise alla ricerca dei Re magi e di Gesù con un cesto colmo di dolci. Quindi iniziò a calarsi dai camini di ogni casa lasciando i dolci più deliziosi per i bambini che vi abitavano, nella speranza di visitare, tra gli altri, anche il luogo dove abitava il piccolo Gesù. Ma tutta la sua fatica fu vana.
La tradizione della Befana ha dato vita ad una serie di usanze e riti. In molte regioni italiane esiste l’accensione del falò la notte dell’Epifania per scacciare il male e propiziare la fecondità della terra e degli animali.
In Friuli dischi infuocati benauguranti e propiziatori si fanno ruzzolare sui fianchi delle colline e delle montagne oppure si accendono covoni di rovi con in cima un pupazzo che rappresenta la Befana.
In alcune zone della Toscana e dell’Emilia Romagna, la Befana è ancora portata in giro per le vie del centro a bordo di un carro, prima di essere bruciata nella piazza principale mentre a Gradoli, in provincia di Viterbo, nelle notti del 3, 4 e 5 gennaio, gruppi di bambini e adulti sfilano per le vie del paese facendo un fracasso assordante: sono le “Tentavecchie” che, secondo una diffusa usanza popolare, cercano di svegliare la vecchia Befana e ricordarle di portare i doni ai bambini.
L’Epifania, si dice, porti anche fortuna in amore. La dodicesima notte dopo Natale è anche quella dei “Befani” che, in Toscana, sono dei fidanzati in prova, scelti da chi rinveniva all’interno di una focaccia una fava secca che incoronava lo stesso Re o Regina della Fava: a lui o a lei il piacere di decidere il proprio partner gettando la fava nel bicchiere del prescelto.
Al di fuori dell’Italia il 6 gennaio è molto sentito in Spagna. A Malaga infatti i re Magi sfilano accompagnati da diverse bande musicali insieme ad una banda corale seguiti da 12 carrozze.
Una delle tradizioni più particolari per il giorno dell’Epifania è quella che avviene in Bulgaria: a Verna in questo giorno si celebra con una processione religiosa molto particolare che si conclude con un bagno corale nel Mar Nero.
In Perù l’Epifania si celebra con una processione in maschera, uno spettacolo molto particolare e affascinante mentre il 6 gennaio a Bratislava si celebra l’Epifania con una processione religiosa che permette di rivivere la visita dei re Magi al bambino Gesù.
In Francia, per la Befana, ci si dedica alla cucina e si prepara un dolce, la ‘galette des rois’, una torta a base di mandorle dentro la quale si si nasconde un segreto, una piccola fava, chi la trova è incoronato re o regina per un giorno.
In Islanda il 6 gennaio viene chiamato il tredicesimo, 13, infatti, sono i giorni che separano questa data dal Natale. Ispirandosi a un’atmosfera fiabesca, si organizza una fiaccolata, dove partecipano il re e la regina degli elfi e un ritardatario Babbo Natale.
Allontanandoci ancora un po’, una delle celebrazioni più caratteristiche dell’Epifania nel mondo è quella che avviene in in Etiopia: la processione ortodossa di Timkat è famosa in tutto il pianeta, due giorni di festa per ricordare il battesimo di Gesù nel Fiume Giordano. I Tablot, le tavole dei Dieci Comandamenti, vengono portate in processione, accompagnate da canti, balli ritmati da tamburi, fino ad uno specchio d’acqua che simboleggia il fonte battesimale.
Paese che vai, Befana che trovi! I riti e le tradizioni dell’Epifania in tutto il mondo fanno riferimento a leggende e credenze che si tramandano da secoli. Viverli nell’atmosfera caratteristica di ogni Paese ti permette di immergerti in un mondo magico!
La figura della Befana si rifà ad un rituale celtico e pagano secondo cui nelle notti di inverno sui campi appena seminati volavano delle figure femminili che propiziavano il raccolto. Secondo gli antichi romani le fanciulle volanti erano guidate da Diana, dea lunare della vegetazione.
La figura della Befana è, per tradizione, quella di una vecchia dall’ aspetto poco piacevole. Secondo la leggenda la Befana, vestita di stracci, rappresenta l’anno appena trascorso, pieno di sacrifici, che l’anziana ha il compito di spazzare via lasciando dei doni che propiziano l’inizio di un anno migliore.
In Italia, però, la figura della Befana mescola credenze pagane e cristiane. Poco dopo la nascita di Gesù, i Re Magi, partiti dall’Oriente, erano diretti verso Betlemme per rendere omaggio al Bambino con preziosi doni. La direzione era tracciata dalla stella cometa che, però, all’improvviso scomparve lasciando i tre re magi disorientati. I tre chiesero indicazioni ad una vecchina che indicò loro la giusta direzione. Malgrado le insistenze dei Re Magi affinché si unisse a loro per visitare insieme il Neonato, la vecchina rifiutò e ritornò nella sua umile abitazione. Più tardi, la donna anziana si pentì di non averli seguiti e si mise alla ricerca dei Re magi e di Gesù con un cesto colmo di dolci. Quindi iniziò a calarsi dai camini di ogni casa lasciando i dolci più deliziosi per i bambini che vi abitavano, nella speranza di visitare, tra gli altri, anche il luogo dove abitava il piccolo Gesù. Ma tutta la sua fatica fu vana.
La tradizione della Befana ha dato vita ad una serie di usanze e riti. In molte regioni italiane esiste l’accensione del falò la notte dell’Epifania per scacciare il male e propiziare la fecondità della terra e degli animali.
In Friuli dischi infuocati benauguranti e propiziatori si fanno ruzzolare sui fianchi delle colline e delle montagne oppure si accendono covoni di rovi con in cima un pupazzo che rappresenta la Befana.
In alcune zone della Toscana e dell’Emilia Romagna, la Befana è ancora portata in giro per le vie del centro a bordo di un carro, prima di essere bruciata nella piazza principale mentre a Gradoli, in provincia di Viterbo, nelle notti del 3, 4 e 5 gennaio, gruppi di bambini e adulti sfilano per le vie del paese facendo un fracasso assordante: sono le “Tentavecchie” che, secondo una diffusa usanza popolare, cercano di svegliare la vecchia Befana e ricordarle di portare i doni ai bambini.
L’Epifania, si dice, porti anche fortuna in amore. La dodicesima notte dopo Natale è anche quella dei “Befani” che, in Toscana, sono dei fidanzati in prova, scelti da chi rinveniva all’interno di una focaccia una fava secca che incoronava lo stesso Re o Regina della Fava: a lui o a lei il piacere di decidere il proprio partner gettando la fava nel bicchiere del prescelto.
Al di fuori dell’Italia il 6 gennaio è molto sentito in Spagna. A Malaga infatti i re Magi sfilano accompagnati da diverse bande musicali insieme ad una banda corale seguiti da 12 carrozze.
Una delle tradizioni più particolari per il giorno dell’Epifania è quella che avviene in Bulgaria: a Verna in questo giorno si celebra con una processione religiosa molto particolare che si conclude con un bagno corale nel Mar Nero.
In Perù l’Epifania si celebra con una processione in maschera, uno spettacolo molto particolare e affascinante mentre il 6 gennaio a Bratislava si celebra l’Epifania con una processione religiosa che permette di rivivere la visita dei re Magi al bambino Gesù.
In Francia, per la Befana, ci si dedica alla cucina e si prepara un dolce, la ‘galette des rois’, una torta a base di mandorle dentro la quale si si nasconde un segreto, una piccola fava, chi la trova è incoronato re o regina per un giorno.
In Islanda il 6 gennaio viene chiamato il tredicesimo, 13, infatti, sono i giorni che separano questa data dal Natale. Ispirandosi a un’atmosfera fiabesca, si organizza una fiaccolata, dove partecipano il re e la regina degli elfi e un ritardatario Babbo Natale.
Allontanandoci ancora un po’, una delle celebrazioni più caratteristiche dell’Epifania nel mondo è quella che avviene in in Etiopia: la processione ortodossa di Timkat è famosa in tutto il pianeta, due giorni di festa per ricordare il battesimo di Gesù nel Fiume Giordano. I Tablot, le tavole dei Dieci Comandamenti, vengono portate in processione, accompagnate da canti, balli ritmati da tamburi, fino ad uno specchio d’acqua che simboleggia il fonte battesimale.
Paese che vai, Befana che trovi! I riti e le tradizioni dell’Epifania in tutto il mondo fanno riferimento a leggende e credenze che si tramandano da secoli. Viverli nell’atmosfera caratteristica di ogni Paese ti permette di immergerti in un mondo magico!
Pubblicato martedì 06/01/2015
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