Consigli di lettura: Sono bruttissima di Judith Fathallah
Sono bruttissima di Judith Fathallah è un libro forte e toccante che ha saputo trattare perfettamente una delle malattie che spesso coinvolgono le ragazzine in età adolescenziale (e non solo): l’anoressia.
La protagonista del libro è la 13enne Jess che non cade nel vortice dell’anoressia perché aspira a diventare modella, i problemi sono più intensi e profondi e lei prova, nel modo sbagliato, a risolverli.
Un giorno Jess comincia a pensare che se fosse magra molte cose cambierebbero: per esempio tornerebbe al centro dell’attenzione, come quando era bambina. Allora Jess diventa magra. Sempre più magra. Ma mai abbastanza. Un’energia che non ha mai provato crepita dentro di lei: la vita non è che distrazione, incertezza e imperfezione, e solo i suoi diligenti rituali quotidiani possono darle un senso, fino a sostituirla completamente. Jess precipita in una spirale di esercizi fisici estenuanti, di calorie calcolate arrotondando in eccesso per ogni briciola ingerita, di sfide alle cifre sulla bilancia. Qualcosa di “cruciale, vibrante e intenso” continua a consumarla fino a quando qualcuno non trova il coraggio di pronunciare la parola “anoressia” e Jessica finalmente si accorge di voler riconquistare se stessa, per tornare, dopo un’immensa fatica e stanchezza, a vibrare per le proprie emozioni.
Jess a soli 13 anni deve fare i conti con una situazione familiare abbastanza complicata: ha perso il papà all’età di 9 anni e vive con il fratello maggiore, la mamma e la nonna, la quale soffre di demenza senile e deve costantemente essere assistita dalla propria figlia.
Come può, allora, Jess provare a risolvere la situazione ed avere tutto sotto controllo? Non lo sa! Il vuoto d’amore che si è creato è incolmabile e l’unico strumento che ha per provare ad avere il controllo (almeno sulla propria vita) è attraverso il rifiuto del cibo.
Senza capire come ed in breve tempo, la piccola Jess inizia a mangiare sempre meno e la scelta tra un panino e dei semplici biscotti diventa un dilemma di enormi dimensioni. Jess rifiuta il dentifricio perché decide che è troppo calorico e si obbliga ad esercizi estenuanti pur di bruciare calorie.
L’anoressia porta la protagonista a perdere il controllo della propria vita riducendola a pesare solo 38 chili fino a quando qualcuno, finalmente, si accorge del suo problema.
Sono bruttissima di Judith Fathallah descrive perfettamente il percorso che porta Jess alla malattia e quello che, invece, la riconduce alla vita normale: la guarigione è lunga e sofferta e porta a galla ferite e ricordi che fanno male.
La protagonista del libro è la 13enne Jess che non cade nel vortice dell’anoressia perché aspira a diventare modella, i problemi sono più intensi e profondi e lei prova, nel modo sbagliato, a risolverli.
Un giorno Jess comincia a pensare che se fosse magra molte cose cambierebbero: per esempio tornerebbe al centro dell’attenzione, come quando era bambina. Allora Jess diventa magra. Sempre più magra. Ma mai abbastanza. Un’energia che non ha mai provato crepita dentro di lei: la vita non è che distrazione, incertezza e imperfezione, e solo i suoi diligenti rituali quotidiani possono darle un senso, fino a sostituirla completamente. Jess precipita in una spirale di esercizi fisici estenuanti, di calorie calcolate arrotondando in eccesso per ogni briciola ingerita, di sfide alle cifre sulla bilancia. Qualcosa di “cruciale, vibrante e intenso” continua a consumarla fino a quando qualcuno non trova il coraggio di pronunciare la parola “anoressia” e Jessica finalmente si accorge di voler riconquistare se stessa, per tornare, dopo un’immensa fatica e stanchezza, a vibrare per le proprie emozioni.
Jess a soli 13 anni deve fare i conti con una situazione familiare abbastanza complicata: ha perso il papà all’età di 9 anni e vive con il fratello maggiore, la mamma e la nonna, la quale soffre di demenza senile e deve costantemente essere assistita dalla propria figlia.
Come può, allora, Jess provare a risolvere la situazione ed avere tutto sotto controllo? Non lo sa! Il vuoto d’amore che si è creato è incolmabile e l’unico strumento che ha per provare ad avere il controllo (almeno sulla propria vita) è attraverso il rifiuto del cibo.
Senza capire come ed in breve tempo, la piccola Jess inizia a mangiare sempre meno e la scelta tra un panino e dei semplici biscotti diventa un dilemma di enormi dimensioni. Jess rifiuta il dentifricio perché decide che è troppo calorico e si obbliga ad esercizi estenuanti pur di bruciare calorie.
L’anoressia porta la protagonista a perdere il controllo della propria vita riducendola a pesare solo 38 chili fino a quando qualcuno, finalmente, si accorge del suo problema.
Sono bruttissima di Judith Fathallah descrive perfettamente il percorso che porta Jess alla malattia e quello che, invece, la riconduce alla vita normale: la guarigione è lunga e sofferta e porta a galla ferite e ricordi che fanno male.
Pubblicato mercoledì 14/01/2015
Condividi questo articolo con i tuoi amici di Facebook