“Lui vuole che siamo solo amici, ma poi non mi parla”: leggi la lettera, risponde il Consultorio

TEST -> Mi ama o non mi ama?

Ciao, sono Gabry e ho 11 anni.
Ho un grosso problema.
A settembre sono entrata in prima media, ho conosciuto un ragazzo e mi sono innamorata di lui.
Mesi dopo l’ha capito, e ha detto di rimanere amici. Io ho detto che va bene e l’ho considerato un amico.
Però poi scopro che si è messo con un’altra e io ci sono rimasta male e così ha iniziato a dire che gli do fastidio, ma perché?
Io gli sono sempre stata simpatica, perché lo fa?

Angela Assistente sociale risponde

Ciao Gabry,
comprendo come ti puoi sentire, in questo momento, delusa? Arrabbiata? Risentita? Magari anche offesa?

E’ normale provare sentimenti così intensi. A 11 anni ci trova in una fase della propria vita di grande cambiamento, fisico e psicologico, ma soprattutto si scopre un mondo di sentimenti nuovi nei confronti di amici e altre persone che si conoscono strada facendo, che attirano particolarmente l’attenzione. Si scopre ad esempio che una “certa persona” che prima non si notava quasi diviene la fonte dei nostri pensieri ed interessi o magari questa sensazione la si scopre nei confronti di una persona sconosciuta. Questo modo di vivere le relazioni, un po’ incuriosisce, un po’ spaventa e fa vivere esperienze spesso confuse, poco comprensibili e fonte di preoccupazione. Forse nell’esperienza che stai vivendo c’è un po’ di tutto questo.

L’età della preadolescenza e dell’adolescenza è caratterizzata da esperienze diverse in questo senso e nonostante il malessere che puoi provare è molto importante viverle e confrontarsi con le varie situazioni che si presentano. Anche il “tuo amico” forse sta vivendo le stesse sensazioni e avere la certezza delle motivazioni che l’hanno spinto a scegliere un’altra ragazza è molto difficile.
Basterebbe provare a chiederlo ad esempio con la probabilità di non avere una risposta esaustiva. La confusione e la mancanza di certezze caratterizzano molto questa età e non sempre è possibile avere risposte chiare. Magari un confronto in famiglia, con un genitore o una sorella/fratello o con un’amica particolarmente cara e affidabile potrebbe essere utile per imparare a condividere i propri sentimenti.

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