Ansia e attacchi di panico? Niente panico!
Il cuore inizia a battere all’impazzata, le mani sudano freddo e intorno a noi tutto sembra confuso, come se dovessimo svenire da un momento all’altro. La bocca si secca e il respiro si fa corto, dandoci l’impressione di soffocare. E poi la paura, tanta paura: un timore improvviso e senza una motivazione apparente, quasi inspiegabile.
Se anche a voi è capitato di provare queste sensazioni, potreste aver avuto un attacco di panico: un disturbo, molto più frequente di quanto si possa immaginare, che colpisce chi vive un momento di particolare ansia o disagio. Qualche tensione di troppo in famiglia, la preoccupazione eccessiva per la scuola, la perdita di una persona cara o ancora la paura di non raggiungere i nostri obiettivi e non essere “all’altezza”: le situazioni che provocano malessere possono essere tante, ed è difficile classificarle tutte.
Ma come nasce un attacco di panico? Anche se può sembrare strano dobbiamo ricordarci che la paura è un’emozione normalissima, come tante altre, che di per sé non deve spaventarci. Quando il nostro corpo percepisce un pericolo, infatti, è “programmato” per agire d’istinto: il battito del cuore accelera e l’adrenalina va a mille perché, in caso di necessità, dobbiamo essere pronti a reagire senza perdere tempo. Facciamo un esempio: chiunque di noi avrebbe una gran fifa se si ritrovasse chiuso in un vicolo cieco, minacciato da un cane randagio che ringhia e ci mostra i denti. Avremmo solo voglia di scappare, ed è normale! Non è invece normale provare le stesse sensazioni stando comodamente seduti al tavolino di un bar, facendo shopping con le amiche o prendendo l’autobus per andare a scuola: in situazioni che, insomma, di pericoloso non hanno proprio nulla.
E proprio questo è ciò che succede nella nostra testa quando abbiamo un attacco di panico: il nostro cervello si “confonde” e fa suonare un campanello d’allarme, lo stesso che si attiva quando ci sentiamo minacciati. Questo è il motivo per cui le mani sudano, ci sentiamo spaventati e confusi: sensazioni simili a quelle che si provano di fronte a un reale pericolo.
Ma ecco la buona notizia: gli attacchi di panico si possono curare! Per farlo bisogna “disinnescare” il meccanismo che ci fa giudicare rischiose situazioni normalissime, mettendoci in allarme. Certo, serve un piccolo aiuto: evitare i luoghi in cui abbiamo vissuto momenti di forte ansia non basta e, anzi, non risolve affatto il problema!
Per prima cosa parlatene con i vostri genitori o con un adulto di cui vi fidate: raccontate tutte le vostre emozioni, paure e sensazioni spiacevoli che avete provato. Non c’è alcun motivo di vergognarsi, ve lo assicuriamo! E se sfogarvi con chi vi vuole bene non dovesse bastare, potete farvi accompagnare da uno psicologo per una semplice chiacchierata: esistono professionisti specializzati in questo tipo di problema, sono sicura che saprà darvi i giusti consigli. E credeteci, da qual momento la strada sarà in discesa! In bocca al lupo!
Pubblicato lunedì 25/01/2010 in consiglio
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