News sulla Maturità 2019, Terza Prova fatta fuori
Grandissime novità sul fronte degli esami di Maturità 2019, e dei seguenti.
Il Ministero della Pubblica Istruzione (M.i.U.R.) ha pubblicato il 4 Ottobre, delle novità sostanziali riguardanti gli esami dell’ultimo anno delle superiori, in una circolare beffarda per chi ha li ha superati nell’ultimo anno.
Dal prossimo anno quindi, le prove per l’Esame di Maturità diventano due, non più tre come è stato fino al 2018. Cancellato il temutissimo “quizzone” della Terza Prova, che ogni anno faceva stare sulle spine gli studenti. Di seguito, brevemente, un estratto della Circolare Prot 30.50, in cui si spiega nel dettaglio il cambiamento:
-La prima prova scritta, che ha la finalità di accertare la padronanza della lingua italiana o della diversa lingua in cui si svolge l’insegnamento, nonché le capacità espressive, logico-linguistiche e critiche del candidato. Essa consiste nella redazione di un elaborato con differenti tipologie testuali in ambito artistico, letterario, filosofico, scientifico, storico, sociale, economico e tecnologico. La prova può essere strutturata in più parti, anche per consentire la verifica di competenze diverse, in particolare della comprensione degli aspetti linguistici, espressivi e logico-argomentativi, oltre che della riflessione critica da parte del candidato (comma 3);
-la seconda prova, in forma scritta, grafica o scritto-grafica, pratica, compositiva/esecutiva musicale e coreutica, che ha per oggetto una o più discipline caratterizzanti il corso di studi e che è intesa ad accertare le conoscenze, le abilità e le competenze attese dal profilo educativo, culturale e professionale dello specifico indirizzo di studi (comma 4);
-il colloquio, anch’esso finalizzato ad accertare il conseguimento del profilo educativo, culturale e professionale degli studenti, che si svolge secondo quanto previsto dal comma 9.
Il calcolo per i punteggi finali sarà in centesimi. Naturalmente si parte dalla cifra totalizzata nel credito scolastico (fino ad un massimo di 40 punti). La commissione potrà conferire al massimo 60 punti, divisi in 20 per il primo e il secondo scritto e 20 per l’orale.
Tradizione che non cambia, il minimo sindacale per passare resta il fatidico 60.
La nuova filosofia di giudizio sarà impostata con molta più attenzione al percorso svolto dai ragazzi durante l’arco di tutto l’ultimo triennio, cercando di rimarcarlo nel punteggio di partenza per una più equa analisi in fase di giudizio, alla ricerca della tanto bistrattata e inflazionata meritocrazia.
Da Gennaio in poi tutti gli studenti saranno al corrente delle materie scelte per la seconda prova, mentre dal mese seguente verrà pubblicata l’ordinanza in merito agli Esami di Stato(con molto anticipo rispetto al passato).
Siete d’accordo con le nuove regole?
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