Luca Bono è il nuovo Harry Potter, made in Italy. Video
Qual è il fascino che la magia riesce ad avere su ragazzi, ragazze, bambini, adulti? Cos’è che incolla uno spettatore di qualsiasi età davanti ad uno spettacolo di illusioni, trucchetti e numeri magici? La risposta non è chiara e netta, ma una certezza c’è: la magia dà quel brivido dell’ “impossibile” che sta accadendo davanti ai nostri occhi. Una corda tagliata è di nuovo unita; da un cappello vuoto vediamo volare una colomba; davanti ai nostri occhi avviene, senza spargimenti di sangue, la scomposizione di corpi umani, “ricostruiti” poi con abilità. La risposta a tutto queste cose? Semplice… è magia.
Proprio pochi giorni fa l’Italia ha acquistato un grande valore in questa arte così misteriosa e affascinante: sabato sera nel primo Campionato italiano di Magia riconosciuto dalla Fism (Federation International Societé Magic), Luca Bono ha i 19 finalisti in gara, selezionati in tutta Italia tra 150 pretendenti. Luca Bono ha soli 17 anni, un viso simpatico e una passione nata per caso: la magia. Racconta il giovane mago, già definito “l’Harry Potter italiano” ai microfoni di Corriere.it: “E’ una passione nata per caso, dopo che ho dovuto abbandonarne un’altra: a 12 anni correvo in go-kart ma feci un brutto incidente e finì in ospedale in condizioni gravi. Durante la convalescenza mio fratello maggiore veniva a trovarmi e ogni giorno faceva qualche gioco di magia per distrarmi. Io era bloccato a letto e non potevo far altro che guardare“. Finita la convalescenza, Luca si è iscritto al Circolo Amici della Magia, a Torino. Da lì ha iniziato a sperimentare, provare numeri nuovi e illusioni fantastiche sotto la guida di Arturo Brachetti.
VIDEO: LUCA BONO SAINT VINCENT LUGLIO 2009
Riesce ad incantare tutti quando ha fra le mani corde, fazzoletti, tortore e carte da gioco. La magia è un lavoro? No, una grande passione innanzitutto. Sembra quasi dotato di superpoteri: tutto appare e scompare, sa fare cose che sfidano la fisica degli elementi. “Io amo la magia non solo sul palco dei teatri. Fa parte della mia vita, ci vivo in mezzo. Mi piace stupire i miei amici, anche se poi capisco che loro non vogliano mai giocare a carte con me». E a scuola? “La magia aiuta anche lì, soprattutto quando ci sono i compiti in classe di matematica!”
Insomma, anche in Italia abbiamo il nostro giovanissimo Harry Potter. Cosa ne pensi? Qual è secondo te “l’ingrediente segreto” della magia? Perchè affascina tutti?
Pubblicato lunedì 24/05/2010 in di la tua, harry potter
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