In classe mi chiamano “GAY”. Risponde il Consultorio
Ciao ragazzi,
come ogni mercoledi, anche oggi dedichiamo uno spazio importante ad una collaborazione speciale di www.10elol.it con il Consultoriogiovani di Mantova. Il Consultoriogiovani è una grande possibilità per tutti voi di dialogo “virtuale” con esperti, pronti ad aiutarvi in situazioni difficili. In fondo a questo articolo troverai la modalità per avere un consiglio da loro. Oggi è la volta di Antonio, un ragazzo preso in giro dai compagni di classe. Leggi la sua lettera e la risposta del Consultorio.
Salve Kika e salve a tutto il consultorio di mantova. Ho dodici anni e sono un ragazzo che frequenta la seconda media e che normalmente esce il sabato sera con gli amici. Spesso, il sabato mi sento offeso e turbato visto che c’è qualche ragazza che dice che sono gay, e ciò mi fa star male. Ho chiesto ad altri miei amici ma essi mi consigliano di non gesticolare e di non studiare. E bene si, sono un ragazzo intelligente con la media dell’ 8-9 e siccome mentre espongo le lezioni gesticolo molti mi soprannominano. Non so ho una cosa che mi tormenta giorno e notte ed inoltre, essi mi dicono anche come devo camminare, guardare, parlare. Ora mi sono sfogato, lascio a voi l’ultima parola. A presto, Antonio.
Giancarla che fa l’assistente sociale risponde:
Ciao Antonio!
Di parole noi del Consultorio e Kika potremmo dirne tante, ma l’ultima parola è sempre comunque la tua, anche se ti ringraziamo per la fiducia. Mi dispiace tanto leggere del tuo malessere e della tua sofferenza e mi dispiace pensare che ne stai portando il peso da solo.
Alla tua età, anche se magari sei già più grande in altezza, le ragazze coetanee sono più avanti nello sviluppo psichico – emotivo e nell’aspetto esteriore della crescita. Nei maschi è molto più evidente la fatica di questi cambiamenti e, a volte, risultano più goffi e impacciati rispetto alle ragazze.
Alla tua età non è ancora ben chiaro, e non lo sarà ancora per un po’, cosa vuole dire diventare uomini a tutti gli effetti, e questa confusione che si sente dentro, porta a degli atteggiamenti che superficialmente le tue compagne del sabato sera, liquidano con dei commenti inutili e graffianti. I suggerimenti degli amici rispondono un po’ a questa confusione e sono legati alla convinzione di caratteri maschili decisamente discutibili e sicuramente nemmeno loro hanno le idee chiare, anche se lo mascherano meglio e sembrano più sicuri di te. Essere maschi non vuole dire essere dei tontoloni a scuola o camminare in un certo modo, è un procedimento più complesso e il crescere non è mai indolore . Bisogna lasciare le certezze dei bambini e rinascere in un nuovo corpo e fare i conti con pensieri e sensazioni completamente sconosciute, che ci fanno provare paura e timori per il futuro e per quello che diventeremo, ma è una sfida che ci incuriosisce, dalla quale non si può sfuggire, e che ci dà energia e forza per affrontare tutte le difficoltà.
Le differenze diventeranno visibili e faranno la differenza dalle femmine, nell’evolversi della crescita, e tu diventerai Antonio, con tutti i tuoi pregi e difetti e sarai unico e irripetibile. Crescere è anche il costruire la propria cultura e la propria autonomia e l’impegno e i tuoi successi scolastici devono riempirti di orgoglio e sicuramente ti porteranno ad essere un adulto ricco di pensieri che utilizza al meglio i suoi talenti e le sue capacità. Questo non toglie che tu adesso ti senti a disagio, che stai soffrendo e che la miriade di pensieri che ti vengono sembrano alimentare ancora di più la confusione e il malessere.
Non hai un fratello più grande a cui appoggiarti e a cui fare le domande che più ti preoccupano? O anche al tuo papà ? O un insegnante che ti sembra in grado di ascoltarti e di cui ti fidi. Per il fatto che loro sono già passati per questa fase così difficile potrebbero darti quei suggerimenti che ti possono aiutare per metterti più tranquillo e affrontare con maggiore serenità il tuo percorso di crescita e tu non ti sentiresti solo con il peso dei tuoi dubbi e pensieri. Cosa esattamente ti tormenta giorno e notte?
Se vuoi parlarne più “da vicino” scrivi direttamente a noi sul sito del consultorio o manda una lettera a Kika e lei gentilmente farà da tramite con noi. Non avere paura nell’esprimere i tuoi pensieri più pesanti, cercheremo insieme di togliere un po’ di confusione e poi “sfogarsi”, come dici tu, aiuta e condividere i pensieri li rende meno spaventosi.
Ti ripasso la parola, caro Antonio, e aspetto tue notizie.
Hai un problema che vuoi affrontare con gli esperti? Il metodo per parlare con loro è molto semplice! Scrivi una mail a [email protected] mettendo come titolo della mail “CONSULTORIO”. La vostra Kika girerà di conseguenza le vostre richieste al Consultoriogiovani di Mantova
Pubblicato mercoledì 26/01/2011 in consultorio
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