11 settembre 2011: 10 anni fa crollavano le Torri Gemelle

Il volo di due aerei viene dirottato da persone cariche di odio che realizzano il loro sogno malato di vedere gli Stati Uniti in ginocchio: gli aerei si schiantano sulle torri uccidendo 3000 innocenti, buttando una metropoli come New York nel panico più totale e mettendo a dura prova il governo, che tutt’ora conduce una irriducibile lotta al terrorismo. Le torri vanno in fiamme, poi crollano e insieme alla polvere si solleva un senso di angoscia, sgomento e impotenza.

Ricordare le vittime dell’11 settembre significa riuscire a guardare attraverso quella polvere per capire cos’è successo, come abbiamo fatto a lasciare che tutto ciò accadesse, che sfuggisse al controllo dei nostri governi, per fare in modo che non capiti più, mai più.

Perché nessuno di noi dovrebbe vivere in mondo in cui per portare avanti un’idea o una causa, giusta o sbagliata che sia, si sacrifica la vita di migliaia di innocenti.

10 anni fa la vostra Kika era fra le persone che, guardando il tragico evento in tv, sono state testimoni di quel folle gesto e ha pensato che fosse giusto farvi sapere cosa ha provato in quel momento. L’11 settembre deve essere un giorno per ricordare, ma anche per riflettere e cambiare.

Basta anche un piccolo gesto, basterebbe parlarne, o farsi porta voce di un messaggio positivo come hanno fatto Lady Gaga e altri artisti che con un video hanno invitato chiunque lo desideri a commemorare il tragico evento con buone azioni, attività di volontariato e donazioni.

Avete mai parlato di quel giorno con i vostri genitori? Che tipo di emozioni suscita in voi?