Matrimonio annullato? La colpa è di Facebook. LEGGI!
Solamente nel 2011 la Sacra Rota, il tribunale della Chiesa Cattolica, ha annullato 83 matrimoni. Il numero è molto alto e pare proprio che Facebook stia diventando un modo, per il coniuge che crede di essere stato tradito, per cercare conferma… e molto spesso accade!
Sul socialnetwork si possono scoprire informazioni di ogni tipo: debiti, ossessioni, dipendenze, comportamenti strani… Spiando l’account del proprio partner si possono trovare segreti pronti a rovinare la tranquillità di coppia e magari, nel caso di un matrimonio, a farlo finire.
Pensate che, secondo una ricerca degli avvocati americani dello scorso anno, Facebook è diventato una prova primaria in tantissime cause di divorzio: circa l’81%! In Italia queste prove (commenti, post, messaggi privati, foto) non sono ancora ritenute valide. Per quanto sarà ancora così?
Alla base di una relazione ci dovrebbe essere la fiducia: secondo voi è giusto spiare nella vita altrui? E si possono usare “segreti” trovati su Facebook come prove in tribunale?
Condividi questo articolo con i tuoi amici di Facebook