Mi sento diversa e gli altri mi escludono: consultorio!
Salve, sono Wendy, una ragazza di 14 che vi vorrebbe parlare un po’ di se’ e dei suoi problemi. Innanzitutto voglio specificare che sono molto chiusa e riservata e che non faccio amicizia in fretta come le altre ragazze e molto spesso, proprio per questo mi sento esclusa e umiliata da tutti, come se fossi quella diversa, insomma il cigno nero. A me non dispiace essere diversa, anzi mi fa piacere essere una persona unica che non segue sempre il branco. Ma allora perche’ questo da tanto fastidio agli altri? Spesso quelle che si definiscono mie amiche mi ignorano, mi escludono e spesso sento che per loro sono quella antipatica. Non e’ per nulla bello sentirsi cosi’, perche’ alcune volte penso che non riusciro’ a farmi mai degli amici e che tutti mi odiano. Alcune volte mi viene da piangere quando vedo delle ragazze della mia stessa eta’ che sono molto popolari e che hanno gia’ il ragazzo e allora vorrei essere come loro. Chiedo un vostro consiglio per capire se e’ davvero sbagliato essere diversi e dire no quando tutti dicono si. Riusciro’ mai a piacere a qualcuno per quella che sono? L’ anno prossimo faro’ le superiori e ho paura che li’ mi prenderanno tutti in giro, che mi chiameranno “ingenua” e secchiona. Vi ringrazio in anticipo e spero che mi rispondiate presto. Un saluto. La ragazza “diversa”
Cinzia psicologa risponde
Ciao Wendy, grazie per esserti raccontata a noi. Leggendo ciò che hai scritto mi sono trovata a chiedermi “da dove parto per rispondere?!” ed ho pensato che in qualche modo forse anche tu ti senti così. Io voglio partire da te. Tu che ti definisci “ragazza diversa” rispetto a ragazze che “seguono il branco” e “ragazza diversa” rispetto a coloro che hanno fatto esperienze che ancora tu non hai provato. Questi aspetti appartengono entrambi al nostro percorso di crescita come persone e ci accompagnano, in modo più o meno intenso, nella nostra vita. È normale confrontarci con gli altri: è ciò che ci permette di modulare le nostre reazioni, di apprendere modi diversi di comportarci nelle situazioni della vita, di capire chi siamo come persone uniche e speciali. In alcuni momenti della nostra vita, il gruppo di amici rappresenta un “luogo sicuro” e omologarsi ad esso ci può fare sentire protetti, meno soli, più forti. Il rischio è che nel “branco” si perda la propria unicità e diventi difficile dire no, quando si vorrebbe dire no, e sì, quando si vorrebbe dire di sì. Dire sempre sì o sempre no solo per seguire e/o contrapporsi al gruppo è segnale che stiamo soffocando una parte di noi. È importante, invece, darsi del tempo per riflettere, confrontarsi e scegliere in piena libertà ciò che ci sembra meglio per noi. Mostrandoci, esponendoci, non potremmo piacere a tutti (ma è davvero impossibile che accada!), ma potremmo farci conoscere e apprezzare per quello che siamo, per come ci comportiamo, per i valori che esprimiamo. Certo, a volte ci può volere tempo, a volte vorremmo essere come la ragazza seduta nel banco di fronte a noi, ma Wendy ti assicuro che nessun percorso di crescita è una strada sempre ben tracciata, visibile e in discesa.Cara Wendy, nessuno però deve fare per forza tutto da solo, puoi confrontarti con qualcuno di cui ti fidi e, se vorrai, puoi continuare a scriverci nell’area riservata del sito delConsultorioGiovanidi Mantova o rivolgerti alConsultorioGiovanidella tua città. Buona vita!
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Pubblicato mercoledì 18/09/2013 in consultorio, consultoriogiovani mantova
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