Clio Napolitano:“Non calpestare i nostri diritti” Tu cosa ne pensi?
Clio Napoletano è la moglie del nostro presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. È fresca fresca una notizia davvero importante: Clio ha appena firmato l’introduzione per un libro destinato ai ragazzi sulla Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Sono dieci racconti ed illustrazioni, raccolti in «Non calpestare i nostri diritti», su iniziativa dell’Unicef e del Battello a Vapore, in occasione dei 20 anni della convenzione firmata a New York.
“Cari bambini, cari ragazzi, se state leggendo questo libro significa che siete fortunati perchè sapete leggere, vuol dire che c’è qualcuno che vi ha insegnato a farlo, che siete potuti andare a scuola”. Sono queste le prime righe della signora Napolitano nel libro presentato oggi presso la sede dell’Uniceff in Italia. Un tono affettuoso e molto delicato è quello della moglie del Capo di Stato che si rivolge ai giovani italiani chiamandoli “fortunati”, per la possibilità che hanno di andare a scuola, mangiare, giocare. Sono tutte cose che spesso diamo per scontato ma che, di fatto, non sono possibili a tutti. “La vostra voce conta e potete farla sentire. Potete cominciare molto presto a dare una mano perché bambini e ragazzi meno fortunati di voi vivano in condizioni migliori. Credo che questo libro vi aiuterà a riflettere, spero vi dia una spinta per impegnarvi in favore di chi ha bisogno di aiuto. Per fare questo non si è mai troppo giovani né troppo vecchi”.
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E’ un richiamo che viene rivolto ai paesi ricchi, fra cui l’Italia, per sensibilizzare anche le giovani popolazioni ai problemi che ruotano attorno all’infanzia. Dedica molte righe ai periodi neri dell’Italia, quali il fascismo e le leggi razziali, e all’universo femminile che spesso è soggetto a discriminazioni nell’accesso all’istruzione e al lavoro. «D’altronde anche io quando mi sono laureata in Giurisprudenza nel 1958, non avrei potuto partecipare al concorso in magistratura perché fino al 1959 era precluso alle donne diventare magistrato».
«Insomma – conclude Clio Napolitano – voi ragazzi, voi ragazze che vivete oggi in Italia siete fortunati. Ma la nostra fortuna dove produrre un bene anche per i meno fortunati. Chi ha avuto molto dalla vita deve impegnarsi a fare qualcosa per chi non ha o per chi ha troppo poco»
Pubblicato martedì 10/11/2009 in di la tua
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