9 Ragazzi si 10 navigano “siti proibiti”. Tu come usi internet?
Una recentissima ricerca ha evidenziato un dato piuttosto rilevante: 9 ragazzi su 10 conoscono alla perfezione molti siti che raccolgono immagini pornografiche. Il dato emerge dal programma “Easy 4” organizzato dall’ Audiconsum Veneto e da Save The Children Onlus. Le conseguenze di tali “visite proibite” si concretizzano poi in virus che invadono gli apparecchi elettronici, dal pc ai cellulari (qualora si avesse lasciato il proprio recapito). Il fatto che il 90% dei giovanissimi sia famigliare a certe ricerche “segrete”, meraviglia e sconvolge il mondo dei genitori, spesso tenuti lontani da tali navigazioni.
L’83% dei genitori teme un atterraggio del proprio figlio in siti pericolosi, in cui si vende droga o sesso, ad esempio; il 55% teme un contatto con la pedofilia sulla rete. Proprio da questi dati nasce il progetto Easy. Per un’intera settimana di fronte alle scuole Venete sarà reperibile un Easy Bus, un pulmino a disposizione dei ragazzi, equipaggiato di videogiochi, web e cellulari di ultima generazione. Lo scopo? Guidare i ragazzi ad un uso corretto della tecnologia, mostrando i pericoli di un utilizzo improprio.
Ne La Repubblica di oggi una pagina intera è dedicata ai tredicenni su Facebook: è quello il social network più frequentato e, allo stesso tempo, più “a rischio”. Colpisce innanzitutto che l’iscrizione a Facebook è vietata ai minori di 13 anni: ma come si fa ad avere un controllo efficace sulle adesioni? È impossibile. E infatti 1,5 % degli italiani iscritti a Facebook, pari a oltre 180 mila ragazzi, ha meno di 13 anni (dal sito CheckFacebook.com). Le parole di Tilde Giani Gallino, docente di psicologia dello sviluppo presso l’Università di Torino: “Anche volendo, impedire che i bambini vadano in rete e abbiano rapporti virtuali con altre persone è difficile. Non è detto che un ragazzino che non usa il computer in casa non lo faccia poi altrove, per esempio quando va a trovare gli amici. Più che vietare, i genitori dovrebbero quindi mostrare interesse per queste novità, parlarne con i ragazzi, metterli al corrente di eventuali rischi”.
E tu, cosa ne pensi di questi dati? Che rapporto hai con internet? I tuoi genitori conoscono i siti che navighi? Sono con te quando sei in rete?
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