“Le mie amiche parlano male di me”: risponde il Consultorio

Ciao, mi chiamo Giorgietta e sono molto confusa, non capisco più niente: In classe ho molte amiche ma non riesco più a capire chi veramente lo voglia essere.
Un giorno sono andata a casa di una che consideravo solo amica, gli ho fatto dei lavoretti al computer abbiamo giocato a pallavolo e mi ha fatto conoscere una sua amica e poche altre cose. Il giorno dopo mi dice che sono al sua migliore amica e a lei ci potevo credere perchè infondo la sua migliore amica non ricambiava e da quel giorno ha quasi obbligato tutte le mie compagne di classe a conoscermi meglio: mi proteggeva a costo di prendere una nota allora tutte si sono chieste cos’avevo di speciale e mi hanno conosciuto ma alcune (le ultime arrivate) non credo abbiano voluto sinceramente essere le mie migliori amiche ma solo per la fama.

Adesso ho conosciuto altre persone, mantenuto 2 o 3 amiche dalla 1 elementare e ce ne sono 3  che continuano a sparlare su di me ma dicono di essere mie amiche sul serio.
E spesso quando chiedo a una cosa hanno detto le altre su di me lei me lo dice e dice che dice che non è vero e le altre si danno la colpa fra di loro ma escono sempre insieme (quasi mai mi invitano) il loro rapporto crollerà presto perchè in verità si danno la colpa fra di loro e non dicono mai che sono state loro stesse e dicono pure che tutte le altre ci hanno creduto tranne quella che me lo dice. Le altre mi proteggono e sono brave amiche ma ho sospetti su di loro.
Perchè si danno la colpa ma escono insieme, sembrano migliori amiche ma le mamme si detestano, sparlano le une delle altre x la reputazione ma poi confessano sempre e sono tutte e 3 storie diverse. Sono vere amiche? Cosa devo fare anche non solo x farle smettere? Io non le sopporto più! Come faccio a capire le persone se mi vogliono davvero bene?

Antonio psicologo risponde

Ciao Giorgetta!
Mi pare che il tema della tua confusione sia l’amicizia… e di come ci si possa fidare delle relazioni!
C’è chi dice, deluso dai fallimenti, che non c’è nessuno di cui fidarsi, e si isola. C’è chi, al contrario,cerca ciecamente delle persone per non essere solo/a senza conoscerle prima un po’ meglio. Come muoversi allora? L’essere umano è comunque “sociale”: in qualche maniera non può fare a meno degli altri. Se si parte da questo punto fondamentale, allora si può decidere un po’ alla volta “come” stare insieme agli altri. Puoi, cioè, cercare di capire quanto condividere di te in un rapporto.
È come regolare un rubinetto, che è quello della fiducia, a seconda delle situazioni e di come ti senti. Certe volte occorre aprirlo di più, altre volte è necessario chiuderlo un pochino. Ma ciò non significa impedire all’acqua di scorrere. E questa cosa si impara col tempo e anche con il consiglio dei grandi!
Un abbraccio!