11 Settembre 2001: gli eventi che fermarono il mondo. Otto anni dopo.

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Ciao ragazzi.

Stamattina ricordiamo un evento accaduto otto anni fa che ha segnato la storia dell’America e dell’intero pianeta: i fatti dell’11 Settembre 2001. Molti di voi probabilmente erano piccoli e non ricordano o hanno nella memoria solo qualche idea confusa: sicuramente in questi anni avrete avuto modo di vedere le immagini terrificanti di quella sanguinaria giornata autunnale.

L’11 Settembre 2001 ci furono 4 attacchi terroristici da parte di Al Qaeda contro obbiettivi civili e militari degli Stati Uniti d’America. Quattro aerei di linea, con ignari passeggeri a bordo, furono dirottati: 2 aerei sulle torri 1 e 2 di World Trade Center di New York (simbolo americano per eccellenza), causando il collasso di entrambi i grattacieli e conseguenti gravi danni agli edifici circostanti; il terzo aereo fu fatto schiantare contro il Pentagono (edificio in cui ha sede il quartier generale del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, e dunque simbolo per eccellenza dell’”indistruttibilità” dell’America) e, il quarto volo, fu dirottato verso la Casa Bianca a Washington (sede del Presidente degli Stati Uniti d’America) ma, grazie all’intervento dei passeggeri, evitò il collasso contro la Casa Bianca e si schiantò in un campo limitrofo.

Tutte le televisioni del mondo trasmisero le immagini di quello che stava accadendo a New York: una nuvola densa di fumo nero sovrastava lo sconfinato cielo americano. E mentre le telecamere inquadravano una delle due torri in fiamme, ecco in diretta il secondo attacco: un aereo di linea entra diretto nel “costato” del palazzo al fianco di quello in fiamme. È panico, paura, incertezza, sbigottimento… il mondo si è fermato.

I quattro attacchi contarono 2993 vittime: oltre ai 19 dirottatori, persero la vita tutte le persone sui quattro aerei, coloro che si trovavano all’interno dei piani superiori delle torri (che fra lavoratori e turisti erano più di duemila). Scioccanti i disperati tentativi di salvezza cercati dalla gente all’interno degli edifici: tuffi nel vuoto dalle finestre dei grattacieli verso la speranza di farcela. Suicidi disperati contro una morte certa. 411 le vittime fra i volontari e gli agenti di polizia e di soccorso giunti sul luogo, da ogni parte d’America, per collaborare.

Gli effetti di quella giornata tragica furono molteplici: gli Stati Uniti dichiararono Guerra al Terrorismo, lanciando un’invasione nell’Afghanistan controllato dai Talebani, accusati di ospitare volontariamente i terroristi. Le borse rimasero chiuse per settimane fermando l’economia mondiale; migliaia di tonnellate di detriti tossici risultati dal collasso delle torri contenevano elementi cancerogeni, che misero a repentaglio la vita dei cittadini.

Una ferita senza precedenti nella storia Americana, che ha colorato col sangue delle migliaia di vittime, una pagina indimenticabile della storia mondiale.

A chi non ricorda, a chi ha dimenticato e a chi, come me, ripercorre con lucidità le immagini, le sensazioni di quel giorno: oggi siamo uniti per onorare le vite di persone comuni vittime di intrighi di stato, di guerre religiose e differenze culturali. Al di là di colpe, statistiche, dati, tabelle, resta un vuoto incolmabile: non solo a Groud Zero (lo “spiazzo” in cui 8 anni fa sorgevano le torri), ma nelle famiglie e nelle case delle 3000 vittime. Per non dimenticare.

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Kika

Pubblicato venerdì 11/09/2009 in

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