Arriva “Fiore”, il film che ha emozionato Cannes: l’intervista a Greta Manuzi
Nel film Fiore di Claudio Giovannesi canti Maledetta Primavera. Come è andata questa avventura?
L’idea di cantare questa meravigliosa canzone, un pilastro della musica italiana della grande Loretta Goggi, è stata di Claudio. Io ho cercato di renderla mia. Il brano fa da sottofondo al primo incontro dei due protagonisti.
Puoi raccontarci la storia di Fiore?
E’ la bellissima storia d’amore nata tra due adolescenti in un carcere. Il loro sentimento, pero, viene ostacolato dalle regole interne. Sono divisi dalle sbarre. Ma l’unico momento che possono avere per incontrarsi è la sera di Capodanno.
E qui entri in scena tu con un bellissimo cameo.
Sì, sono l’ospite musicale che è stato invitato per esibirsi. Entro in sala, canto il mio pezzo e intanto succedono un sacco di cose ai protagonisti che non posso però svelarvi.
Come sei stata scelta per il film?
In realtà mi hanno voluto gli stessi ragazzi del carcere, perché Fiore è un docufilm interamente girato nel carcere dell’Aquila con attori professionisti ma anche con persone che sono rinchiuse lì. La produzione ha cercato di accontentarli. Mi sono sentita onorata dalla loro richiesta e ho accettato subito, perché sposo immediatamente quello in cui credo e cerco sempre di metterci tutta me stessa.
Ti sei divertita?
A scuola ho studiato cinema e teatro e sono molto affascinata da tutto quello che sta dietro un film e la sua realizzazione. Alla fine è stato come girare un video clip, non mi sono dovuta calare nei panni di qualcun’altro, anche se la telecamera mi mette sempre molta paura. Ho sempre l’ansia. Mi agita ancora e faccio fatica ad essere rilassata.
Sei stata finalista di “Amici” di Maria de Filippi nel 2013. In questa edizione che si è appena chiusa per chi tifavi?
Ho avuto l’opportunità di conoscere e chiacchierare di persona con i ragazzi con il progetto L’amore merita perché sono andata a trovarli. E ti confesso che quando ho abbracciato Sergio (il neo vincitore n.d.r) ho capito tutto. E’ una montagna di talento e dolcezza. Tifavo per lui.
Senti ancora Maria De Filippi?
Maria è sempre molto impegnata. Lavora tantissimo. Quando vengo a Roma, se voglio andare in studio a salutarla posso andare, ma preferisco non essere troppo invadente. Sono una a favore del “vivere e lascia vivere”.
Pensi che oggi i talent siano l’unica strada percorribile per avere visibilità?
Uno volta l’artista suonava nei locali, passava un produttore che ti notava e poi ti prendeva nella sua casa discografica. Questa modalità un po’ si è persa, ma io ci credo ancora. Esistono ancora delle situazioni così. Ovviamente i talent ti danno un’occasione in più e ti aiutano a crescere professionalmente e umanamente. Io ho avuto la fortuna di essere presa. Però se sei veramente un talento e ci credi tanto, talent o non talent, il successo arriva comunque. Oggi poi ti aiutano anche altri mezzi, come Youtube e i social che sono una grande vetrina.
L’amore merita, l’ultimo singolo, sta andando benissimo ed è cantato con Simonetta Spiri, Verdiana Zangaro e Roberta Pompa. Oltre al tour, che vi porterà per tutta l’estate in giro per l’Italia, hai in mente di continuare questo progetto a quattro?
Non siamo una “girl band”, ma quattro artiste che si sono messe insieme per un progetto, ognuna con la propria identità artistica. Tutte continuiamo con i nostri concerti. I risultati sono stati ottimi e ne siamo molto orgogliose. Abbiamo ricevuto molte email da ragazzi e ragazze che ci hanno ringraziato. Tanti di loro hanno avuto la forza di raccontare ai propri genitori quello che sono realmente. Ed è la cosa più importante.
Quali sono i tuoi prossimi progetti?
Sto lavorando con L’amore merita, faccio concerti miei, ma soprattutto c’è un disco in produzione. Non posso, però, dire altro.
Chi è il tuo idolo musicale?
Provengo dal rock duro e ho sempre ascoltato i Led Zeppelin, i Deep Purple e i Doors. Tra gli italiani mi piace moltissimo Vasco Rossi, che rispetto come artista. Ma adoro anche Pink, gli Skunk Anansie e John Legend.
(Intervista di Paola Medori)
Pubblicato lunedì 30/05/2016
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