Ballerini – Dietro il sipario su MTV: Laura Dominijanni, intervista!
1) Quasi tutte le bambine hanno sognato, e sognano, di diventare ballerine. Quando hai deciso che questo sogno doveva diventare la tua realtà?
Ero proprio piccola piccola, avevo tre anni e mezzo, quando, per vedere il saggio di danza di una mia cara amica, sono andata per la prima volta a Teatro. L’impatto è stato fortissimo, un ambiente fuori dalla realtà: il buio in sala, le luci sul palcoscenico, la musica, i costumi colorati e tante bambine che si muovevano con gioia…mi sembrava un sogno! Il grande desiderio di iscrivermi in quella scuola di danza è stato esaudito solo dopo due anni e da quel momento il mio amore per la danza è rimasto lo stesso. Non ho mai avuto un obiettivo di tipo professionale, ho sempre danzato per la gioia di farlo, perchè era qualcosa che mi faceva stare bene. Il mio scopo è sempre stato quello di cercare di migliorarmi e imparare cose nuove, condividendo l’impegno e le fatiche, ma allo stesso tempo la grande passione, con i miei compagni di gruppo, dai quali ho sempre ricavato una forte energia. Danzare mi rende felice. È per questo che spero di farlo ancora per molto tempo. Vediamo cosa mi riserva la vita…
2) C’è qualcosa a cui hai dovuto rinunciare per la danza?
Certamente delle rinunce sono state fatte. Penso con tenerezza che, quando ero piccola, mi capitava di dover saltare, con dispiacere, qualche festa di compleanno. Il fine settimana, poi, che normalmente dovrebbe essere destinato a momenti di spensieratezza, era talvolta occupato da attività legate alla danza. Tuttavia, devo dire che non ne ho sofferto troppo, proprio perchè in quell’ambito avevo anche le mie grandi amicizie. Ora avrei semplicemente bisogno di più tempo per potermi dedicare allo studio in maniera più tranquilla e per concedermi qualche momento di relax. Ma ormai sono abituata a questo stile di vita. Vuol dire che, finito il liceo, cercherò di rifarmi!
3) Per la prima volta la danza arriva in tv a 360°. Sembrerebbe quasi una contraddizione vedere un programma dedicato a questa disciplina su una rete così pop come MTV. Che effetto fa vedersi in tv e sapere di essere visto, e quindi giudicato, da milioni di persone in tutt’Italia?
Il fatto che la danza venga portata in televisione, attraverso un docu-reality, credo debba essere considerata una cosa positiva ed utile per far conoscere ad un pubblico più vasto questa difficile arte, riuscendo anche ad avvicinarlo al magico mondo del teatro. La serie “Ballerini” è poi un’occasione per svelare la realtà di quel duro lavoro giornaliero che sta dietro agli spettacoli, e di quella disciplina costante che già da giovani dobbiamo osservare. Noi siamo ragazzi di una Scuola di grande eccellenza: siamo qui per imparare, contando sul maggior numero possibile di suggerimenti da parte degli insegnanti. Speriamo tutti di diventare piu bravi, sapendo comunque che dovremo continuare a studiare sempre, anche dopo il diploma, come fanno tutti i professionisti seri in ogni ambito. Penso che ognuno di noi abbia caratteristiche diverse, qualcosa di positivo, ma anche lacune che stiamo cercando di colmare. Mi auguro che chi ci guarda lo capisca e ci sostenga affettuosamente. Il giudizio, soprattutto negativo, fa male ma è legittimo; può essere un’occasione per lavorare su noi stessi, spingendoci a migliorare ancora di più anche dal punto di vista umano.
4) La tua playlist preferita: quali sono le cinque canzoni che ascolti di più senza scarpette da ballo?
Non ho dei veri e propri brani preferiti, ma ci sono dei cantanti che ascolto con particolare piacere quali Whitney Houston, Tiziano Ferro, Céline Dion, James Blunt, Laura Pausini, Beyoncé.
5) Ginnaste– Vite Parallele e Calciatori– Giovani speranze: hai seguito i due programmi in onda su MTV?
Quando mi è stato possibile ho seguito “Ginnaste” e mi sono certamente immedesimata in quei ragazzi, partecipando con coinvolgimento ai loro faticosi allenamenti e gare. Come tutti quelli che si impegnano seriamente per migliorare le proprie prestazioni, ho capito lo spirito di sacrificio, le grandi soddisfazioni, ma anche le amarezze derivate da errori che hanno, talvolta, compromesso gli obiettivi prefissati. Grandi aspettative richiedono grande controllo della tensione emotiva e, talvolta, la stanchezza accumulata fa sì che non sempre si riesca a dare il meglio di sè. L’importante è sapere che non siamo macchine programmabili, ma esseri umani e che, nonostante l’impegno e la grande volontà, possiamo sbagliare. Dobbiamo, però, essere pronti a ricominciare con coraggio, avendo fiducia anche nella compresione degli altri.
Pubblicato domenica 03/03/2013 in ballerini, Ballerini dietro il sipario
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