Bambole vs videogames: cosa scelgono i bambini?
Ha resistito all’attacco di giocattoli più moderni e innovativi di lei, e anche per una quindicina d’anni all’avvento sconvolgente dei primi rudimentali videogames. La bambola per le femmine, è sempre stato il gioco numero uno, soprattutto per la sua capacità di creare un mondo simile a quello dei “grandi” e in qualche modo di emulare i comportamenti degli adulti, trasformandosi talvolta in una figlia, o in una sorella minore. Lo sostiene uno studio della società energetica E.ON, che ha coinvolto duemila bambini e che mette la vecchia bambola solo al terzo posto in ordine di preferenza.
E’ la prima volta nella storia del gioco che i videogames sorpassano le bambole, con tutto quello che comporta questo cambiamento; l’approccio a una realtà virtuale è più affascinante di quello più vivo e “concreto” della Barbie o del Cicciobello. E se le bambine del terzo millennio non sono più quelle di una volta, anche i ragazzini dimostrano un mutamento nelle proprie abitudini: Playstation, Xbox, Wii, e in alcuni casi anche iPad sono ormai oggetti dei desideri infantili molto più dei giochi di costruzioni come i Lego, o il Playmobil.
E quindi, bambole in soffitta? No! Alcuni studiosi ritengono che questi vecchi protagonisti del gioco infantile non andranno mai del tutto in pensione; le bambine sentiranno comunque sempre l’esigenza di mettere in scena il mondo degli adulti, grazie proprio all’aiuto delle bambole e di quella fantasia che le farà immaginare situazioni “da grandi”: “Facciamo che tu eri la figlia e che io ero la mamma (…)”.
Pubblicato venerdì 29/06/2012 in attualità
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