Capelli rossi nel mirino dei bulli: una ragazza diventa anoressica
Annabel allora aveva 13 anni, non sapeva più come difendersi e pensò che una soluzione al problema fosse quelle di tingersi i capelli di un colore diverso una volta a settimana.
Purtroppo però gli insulti avevano già compromesso il suo equilibrio e la sua autostima e Annabel smise di mangiare: il suo unico pasto quotidiano erano due vasetti di marmellata senza zucchero. Ecco cosa ha raccontato in una intervista a proposito della sua malattia: “Mamma lesse le mail e mi portò dal medico che mi diagnosticò l’anoressia. E sono stata ricoverata in ospedale. Dopo quattro mesi di terapia intensiva tornai a pesare 55 chili. Mi fu permesso di tornare a casa ma, appena tornai a scuola, le forme di bullismo verso di me ricominciarono peggio di prima e così tornai alle mie vecchie abitudini di alimentazione”.
Il percorso di Annabel verso la guarigione è stato lungo e tortuoso e se non fosse stato per l’affetto dei suoi cari il suo corpo prima o poi avrebbe ceduto. Annabel ha deciso di lottare ed è riuscita a salvarsi: ora sta bene, è diventata una parrucchiera ed è contenta dei suoi capelli rossi.
Anche nella vostra scuola i bulli arrivano a questo punto? Secondo voi come ci si dovrebbe difendere?
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