Come cambia il vocabolario? Scopri le nuove parole del 2012!
La lingua italiana strizza l’occhio al futuro: l’avreste mai detto? E’ l’ultima edizione del dizionario Zingarelli a sottolineare questo fenomeno: la nostra lingua anno dopo anno invecchia e le parole legate al passato devono cedere il posto ai termini simbolo delle innovazioni che cambiano la nostra società.
Per raccogliere nelle sue pagine lo spirito delle nuove generazioni il dizionario ha introdotto parole come “fighettismo”, “anti-velo”, l’aggettivo “scrauso”, “cloud computing” e… guarda la gallery per scoprirne il significato!
Ma le parole che con il passare del tempo vengono usate sempre meno che fine fanno? Quest’anno i redattori dello Zingarelli, hanno salvato le parole più anziane, permettendo loro di non andare in pensione. Sono 2.800 i termini in via d’estinzione che non sono stati sacrificati in nome dell’innovazione: sostantivi, aggettivi e verbi che dovranno dimostrare di essere ancora utili per esprimere azioni, sentimenti, tendenze e concetti.
Chi ha realizzato il nuovo volume in una intervista de “La Repubblica” ha spiegato anche il criterio utilizzato per scegliere le parole nuove, i cosiddetti “neologismi”: “Scegliamo i termini in base a due criteri: la quantità e la qualità. La quantità significa la diffusione di quella parola nel lessico comune: basta fare una ricerca su Google. La qualità invece si valuta, andando a vedere se e come la parola è usata nei testi letterari, nella stampa, nelle pubblicazioni di settore”. A questi due criteri se ne aggiungono altri, racconta uno dei redattori: “Per decidere da inserire bisogna verificare la diffusione della parola, il fatto che sia uscita dalle nicchie, e la sua persistenza nel tempo”.
Cosa ne pensate di questo criterio? Le parole introdotte nel dizionario meritavano di avere tutto questo prestigio?
Pubblicato giovedì 13/10/2011 in attualità
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