Corsa dei tori a Pamplona: tradizione o follia? Dì la tua!

Vino, sangria, fuochi d’artificio e tori terrorizzati: sono questi gli ingredienti della festa di San Firmino che anche quest’anno animerà la città di Pamplona con le sue bizzarre cerimonie. La festa è iniziata il 7 luglio con il tradizionale lancio del chupinazo (razzo) dal balcone del consiglio della città, ma la cerimonia che ogni anno riempie le pagine dei giornali con i suoi morti e feriti è quella dell’Encierro, la famosa corsa dei tori lasciati liberi di correre fra la folla.

Questo antico rituale che ha lo scopo di far salire l’adrenalina alle stelle solleva polemiche da sempre: non solo perchè è facile che qualcuno ci rimetta la vita, ma anche perché, come nel caso della Corrida, i tori vengono usati e maltrattati solo per soddisfare un capriccio dell’uomo. Due anni fa per questa irrefrenabile voglia di adrenalina e divertimento sono morte due persone e quest’anno a due giorni dall’inizio si contano già dei feriti.

Anche se ormai le tristi conseguenze di questa festa sono note a tutti in questi giorni dell’anno Pamplona continua ad ospitare turisti che arrivano da tutto il mondo per assistere al macabro spettacolo: cosa può esserci di affascinante in una cerimonia così assurda? Purtroppo l’Encierro è così radicata e pubblicizzata da far pensare che continueremo a porci questa domanda ancora per molto…

E voi pensate che sia giusto rischiare la vita per una tradizione? Cosa fareste per impedire che questa festa venga celebrata?

Pubblicato sabato 09/07/2011 in

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