USB NEI MURI SPARSE PER IL MONDO. ECCO PERCHE’
Esistono davvero, nel caso qualcuno possa pensare ad uno scherzo o ad una bufala.
Anche se il motivo della loro installazione non è quello che molti pensano. Non vi fate film mentali.
Si tratta del progetto di un artista berlinese. “Dead Drops” di Aram Bartholl. Ed è decisamente una forma non convenzionale di file sharing, è anonimo e completamente offline. Le chiavette vengono inserite nei muri di qualsiasi struttura in spazi aperti e fissate con del cemento a presa rapida. Inizialmente vuote, eccetto che per il file README.txt che ne spiega la funzione, possono essere utilizzate da chiunque per condividere file.
Il nome deriva dal metodo Dead drop usato per lo scambio di informazioni nello spionaggio d’inizio secolo.
Bertholl nel 2010 ha avuto l’idea, ha murato la prima chiavetta in una parete di New York, ed ha postato la fotografia su Flickr riscuotendo un grande successo che diede vita ad un susseguirsi di oltre 1600 ulteriori installazioni, da New York a Parigi, passando per Milano, per un tot di circa 10terabyte di spazio.
L’artista spiega che l’obiettivo del progetto è quello di far riflettere su come internet ha cambiato la nostra vita ed influenzato le nostre relazioni sociali negli ultimi anni. Sopratutto dopo l’avvento dei social network.
Il consiglio che ci sentiamo di condividere se ne trovate per caso in giro è il seguente: Fate sempre attenzione a connettervi a dispositivi sconosciuti, il malware è sempre in agguato!
Fonte: Messy Nessy Chic
Pubblicato martedì 18/02/2020
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