Dramma minatori cileni come Grande Fratello. E’ giusto?
Sta facendo molto discutere in queste ore un servizio andato in onda sul Tg5, uno dei telegiornali più importanti e seguiti d’Italia. Il video trattava della liberazione dei minatori cileni che, dopo essere rimasti intrappolati nel sottosuolo per oltre 70 giorni, sono stati finalmente estratti dai soccorsi e hanno potuto riabbracciare le loro famiglie. La vicenda ha commosso tutto il mondo, che per mesi era rimasto col fiato sospeso per il destino di questi 33 uomini. Vi ricordate? Ne abbiamo parlato anche noi:
Parlando del salvataggio dei minatori, il telegiornale ha paragonato la loro liberazione all’uscita dalla casa del Grande Fratello dei concorrenti al reality. Il servizio affermava che, sebbene si trattasse di due situazioni diverse, la felicità per la libertà ritrovata e gli abbracci delle famiglie e degli amici erano molto simili.
VIDEO: SERVIZIO DEL TG5 SUL SALVATAGGIO DEI MINATORI CILENI
Per molte persone, paragonare il dramma di questi uomini che hanno rischiato la vita e delle loro famiglie che hanno vissuto mesi terribili all’esperienza dei ragazzi del Grande Fratello, che partecipano a un gioco televisivo, è sbagliato. Altre persone ritengono che si trattasse di un paragone innocente, dato che, per fortuna, la vicenda dei minatori si è conclusa con un lieto fine. Resta però il fatto che, per un evento tragico e “reale” è stato accostato a un programma televisivo.
La televisione è davvero così importante per noi? E’ una domanda molto importante, a cui è difficile dare una risposta. Quel che è certo è che i reality show come il Grande Fratello hanno cambiato il modo di percepire la tv, portando al suo interno la vita “vera”. Non bisogna però dimenticarsi che le tragedie reali sono ben diverse dalle vicende che vivono le persone coinvolte nei programmi tv.
E voi cosa ne pensate? Secondo voi è normale paragonare il dramma del Cile al Grande Fratello, oppure si tratta di una cosa poco rispettosa del dolore dei minatori e delle loro famiglie?
Pubblicato lunedì 18/10/2010 in di la tua
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