Feste patronali cancellate: è giusto perdere una tradizione?

Festeggiare il Santo patrone in Italia è una vera e propria tradizione: ogni città e paesino ha il suo Santo e per dimostragli gratitudine e devozione è usanza dedicargli un’intera giornata. San Gennaro a Napoli, Sant’Ambrogio a Milano e… l’elenco potrebbe andare avanti all’infinito. Da quest’anno però le cose cambiano: il governo ha deciso che per festeggiare i loro Santi patroni gli italiani dovranno accontentarsi della domenica. Il sangue di San Gennaro, che torna ad essere liquido davanti agli occhi di migliaia di fedeli ogni 19 settembre, dovrà rispettare questa decisione aspettando che arrivi la domenica.

Insomma questo provvedimento del governo agli italiani è sembrato un po’ assurdo, perché quando si parla di tradizioni e “miracoli” non si può semplicemente rimandare. A farsi portavoce del malcontento dei suoi cittadini è stato Pisapia, sindaco di Milano, che ha lottato per difendere la festività di Sant’Ambrogio.

Il sindaco ha chiesto al governo di fare un’eccezione per il Santo patrono di Milano, festeggiato il 7 dicembre, affermando che: “Occorre ripristinare immediatamente la festività di Sant’Ambrogio, abolita nell’ultima manovra “taglia feste” del governo”.

Il sindaco chiede di tenere conto che nella giornata del 7 dicembre coincidono “diversi momenti istituzionali e religiosi” come il discorso alla città del cardinale, il conferimento delle civiche benemerenze, la prima del Teatro alla Scala. Come fa notare la città di Milano abolire la festa del Santo patrone significa bloccare non solo le manifestazioni religiose, ma anche tutti quegli eventi che gravitano intorno a quella festività, ma… sarà giusto fare eccezione solo per una città?

E voi ne pensate di questa operazione “taglia feste”? Cosa succede nella vostra città quando si festeggia il Santo patrone?

Pubblicato mercoledì 21/09/2011 in

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