Forse sono un maschio gay. Risponde il Consultoriogiovani
Ciao ragazzi!
Continua la grande collaborazione con il Consultoriogiovani di Mantova (visita il sito>>), un team di esperti molto disponibilial vostro servizio. Il Consultoriogiovani è una grande possibilità per tutti voi di dialogo “virtuale” con esperti, pronti ad aiutarvi in situazioni difficili in casa, in famiglia, a scuola, con gli amici. In fondo a questo articolo troverai la modalità per avere un consiglio da loro. Ecco una lettera di un utente di nome Emanuele.
Mi chiamo Emanuele e ho 12 anni. Frequento la seconda media in una grande città e vado molto bene a scuola. Credo di avere un problema che ultimamente non mi fa stare tanto bene, soprattutto con i miei compagni. Io vado molto d’accordo con le ragazze della mia classe mentre con i miei amici maschi non ho un grandissimo rapporto e non riesco a volte neanche a parlarci. Solo con Dario, un ragazzo un po’ timido proprio come me sono riuscito a diventare molto amico. I ragazzi della classe ci prendono in giro dicendoci che siamo fidanzati e Dario è molto infastidito da questa cosa però…a me non dispiace. Quando la mattina mi sveglio e so che devo andare a scuola sono contento perché così potrò parlare con Dario, e Dario mi viene sempre in mente in ogni momento della giornata e a tutte le ore. A volte, mentre siamo in fila per uscire dalla scuola io gli do pure la mano e questa cosa mi fa diventare tutto rosso ma mi piace. Però quando torno a casa e guardo la tv e sento parlare di questi gay io mi sento male perché penso che è una cosa sbagliata e che dovrei volere bene a qualcuna delle mie compagne e non a Dario, però non ci posso fare niente. Mi sento strano, e diverso, e non voglio che tutti se la prendano con me perché mi piace Dario o perché penso che Dario me lo voglio sposare come mio padre ha sposato mamma. Che devo fare?
Laura, che fa l’educatore professionale, risponde
Non è raro alla tua età domandarsi la natura di certi sentimenti e sentirsi intimiditi, soli, diversi, per la scoperta di un aspetto di sé, per la difficoltà a dare un nome ad una emozione e sentirsi disorientati dopo averla immaginata come sarà nel futuro, da grandi. Nascono amicizie che sembrano inseparabili per tutta la vita, a cui si deve raccontare tutto dove la semplice presenza è sufficiente per farci sentire bene.
Indubbiamente per le femmine è più semplice manifestare e accettare determinati comportamenti come toccarsi le mani, i capelli, tenersi per mano, abbracciarsi. Quante volte, dopo aver trascorso pomeriggi interi in compagnia della migliore amica o amico inseparabile appena rientrati a casa ci si squilla o si mandano messaggi come per comunicare che l’altro è sempre vicino, che ci si pensa sempre, per ricordare il proprio affetto, la vicinanza, per darsi appuntamento a scuola il giorno dopo, o per raccontarsi urgentemente l’ultima cosa a cui non si aveva pensato prima.
Tra maschi le emozioni sono comunicate in modo diverso ma non per questo sono meno intense. È raro che tra maschi ci si dica che ci si vuole bene come potrebbe succedere nelle amicizie femminili ma lo stesso ci si cerca con entusiasmo magari per condividere un’esperienza, una musica, uno sport, giocare, o più semplicemente sedersi vicini di banco o stare a fianco mentre si è in fila a scuola.
Il bisogno dell’altra persona nasce da tante cose, di cui veramente non si ha consapevolezza. Qualcosa si può capire quando si sperimentano direttamente; chissà quanti hanno provato almeno una volta la scoperta di sentirsi attratti magari proprio da quella persona a cui fino a quel momento non avevano mai pensato. Può essere l’aspetto fisico che ci colpisce, possono emergere desideri che nascono a partire da una certa affinità, una familiarità. Le persone che spontaneamente ci fanno sentire bene a volte sono proprio quelle più uguali a noi anche fisicamente o dello stesso sesso, questa cosa succede nelle amicizie ma può succedere anche nell’innamoramento; alcune volte è possibile che sia necessario più tempo e più maturità per cercare le persone diverse da noi, può succedere che naturalmente è più difficile gestire le differenze in un rapporto affettivo mentre nelle amicizie è più facile.
Quello che puoi fare allora è non chiudere tutto questo in una definizione; essere gay non dice molto di te, delle emozioni che stai provando ora, se queste saranno così per sempre o se nel tempo potranno cambiare. Molte più cose le puoi scoprire continuando a porti delle domande con il coraggio che hai dimostrato mandando questo messaggio che prontamente la redazione ha colto e ci ha girato. Nel nostro sito è possibile parlare con un operatore in modo riservato ma puoi anche cercare un aiuto diretto.
Hai un problema che vuoi affrontare con gli esperti? Il metodo per parlare con loro è molto semplice! Scrivi una mail a [email protected] mettendo come titolo della mail “CONSULTORIO”. La vostra Kika girerà di conseguenza le vostre richieste al Consultoriogiovani di Mantova.
Pubblicato mercoledì 10/03/2010 in consultorio
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