Foto ritoccate: Photoshop censurato nelle pubblicità, leggi!
Gli spot dei prodotti di bellezza spesso ci promettono risultati incredibili: allungare le ciglia all’infinito, raddoppiare il volume delle labbra, alzare gli zigomi o rimpicciolire per magia il naso. Nel fare promesse non c’è niente di male, infondo è la formula di ogni pubblicità che si rispetti, ma quando per convincerci dell’efficacia di un prodotto ci mostrano visi troppo perfetti le cose cambiano: è quello che sostiene Jo Swinson una giovane parlamentare britannica che si batte per liberare le donne da tutte quelle pubblicità irrealistiche che mostrano donne senza imperfezioni.
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Questa volta nel centro del mirino di Jo è finita una pubblicità della Lancòme in cui Julia Roberts pubblicizza un fondotinta presentato come «creatore naturale di luce» e che promette «di ricreare l’effetto di una pelle perfetta»: ma come hanno fatto a farci capire che il prodotto funziona? Semplice: il viso di Julia Roberts è stato reso ancora più bello e perfetto con Photoshop violando il codice della pubblicità che impone di usare il fotoritocco entro certi limiti per non ingannare i consumatori.
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La segnalazione della giovane parlamentare è stata raccolta dall’agenzia britannica che si occupa di far rispettare gli standard e così la pubblicità di Julia Roberts è stata “censurata”. Questa è una storia a lieto fine: ma quanti altri spot andrebbero censurati per lottare contro un ideale di perfezione assurdo e irraggiungibile?
E voi come reagite quando vedete una di queste pubblicità? Pensate che sia giusto censurarle o dovrebbe essere il consumatore a diffidare e ad accorgersi che c’è lo zampino di Photoshop?
Pubblicato giovedì 28/07/2011 in attualità
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