Frasi di Città di Carta: le citazioni più belle dal libro e dal film
John Green ha la straordinaria capacità di tradurre in meravigliose parole i sentimenti e le emozioni: così come in Colpa delle Stelle, anche il romanzo Città di Carta è costellato di frasi tutte da copiare e leggere e rileggere.
Citazioni che ci ispirano a tirare fuori il meglio di noi stessi, che ci consolano quando ci sentiamo giù, che ci rassicurano quando abbiamo un problema: perché la penna di John Green riflette i pensieri della nostra generazione e ci fa capire che non siamo soli.
Città di Carta è anche un film, in uscita nei cinema italiani il 3 settembre 2015, con protagonisti Cara Delevingne e Nat Wolff: vediamo sullo schermo la storia di Quentin e Margo, vicini di casa uniti da una serata molto particolare ma subito divisi a causa della partenza di lei.
Preparati al film tratto dal romanzo di John Green Città di Carta con le migliori citazioni: oltre alla lista di seguito, ne trovi altre sfogliando la fotogallery all’inizio dell’articolo.
– Dopo tutto quell’ascoltare, scrive: “Rovesci di grandine rabbiosa mi si avventano contro”. Perfetto, pensai: ascolti gli altri per cercare di capirli e ascolti tutte le cose orribili e meravigliose che fanno a se stessi e alle persone che li circondano, e alla fine ti sarai esposto molto più tu di quelli che hai cercato di ascoltare.
– Entrerai nelle città di carta e non tornerai più indietro.
– Ho sempre trovato ridicolo che le persone desiderino di stare insieme a qualcuno perchè è carino. È come scegliere i cereali della colazione in base al colore anziché al sapore.
–Andar via è terribile, finché non te ne sei andato. Dopo, è la cosa più maledettamente facile del mondo.
– Margo ha sempre amato i misteri. E di fronte a tutte le cose che sono successe dopo non ho mai smesso di credere che li abbia amati così tanto, i misteri, da essere diventata lei stessa uno di loro.
– Tutte le cose sono più brutte viste da vicino- disse Margo. -Tu no- ribattei, senza pensarci.
– All’inizio siamo navi inaffondabili. Poi ci succedono delle cose: ci perdiamo, ci facciamo male. E lo scafo comincia a creparsi. Ma una volta che lo scafo va in pezzi, la luce entra ed esce, ed è solo in quei momenti che vediamo davvero noi stessi, e gli altri.
Ora che hai letto le citazioni da Città di Carta, commenta: qual è la tua preferita?
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