Fratelli uccisi ma “vivi” su Facebook: SHOCK. Dì la tua
Il caso terribile di Gianluca e Ilaria Palummieri, i due fratelli ventenni uccisi da un coetaneo (ex migliore amico di lui e fidanzato di lei) fa discutere per tanti motivi. Si tratta naturalmente di un delitto orribile, dettato dalla gelosia folle… ma non è solo questo. Come nel caso di Sarah Scazzi e Yara, anche stavolta i media (giornali e tv) si sono gettati sulla notizia, che è diventata ben presto “il caso” dell’estate. Inoltre, stavolta i giornalisti hanno avito un “alleato” prezioso per i loto scoop: Facebook.
Fino a pochissimo tempo fa, infatti, i profili Facebook di Gianluca e Ilaria, le due vittime, erano visibili a tutti. E’ strano e terribile, ma nonostante i due ragazzi fossero morti, continuavano a “vivere” sul social network, dove tutti potevano leggere i loro post e guardare le loro foto.
E proprio le foto di Facebook sono state saccheggiate dalla stampa: le immagini dei due ragazzi in discoteca, prese dai loro profili, sono state pubblicate dappertutto.
Si tratta di un caso estremo, ovviamente: ma è davvero macabro pensare che un profilo di Facebook sia “vivo” anche quando la persona che l’ha creato purtroppo non c’è più, e che il social network possa essere sfruttato per violare la privacy nel bel mezzo di una tragedia.
Si riapre una vecchia questione: Facebook è un luogo “pubblico” o “privato”? E’ giusto usarlo così? Cosa ne pensate?
Pubblicato lunedì 27/06/2011 in attualità
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