“Ho 16 anni, amo Violetta e mi prendono in giro”. Consultorio!
Ciao ragazzi, come ogni mercoledì, dedichiamo uno spazio importante a una collaborazione speciale di www.10elol.it con il Consultoriogiovani di Mantova. Il Consultoriogiovani è una grande possibilità per tutti voi di dialogo “virtuale” con esperti, pronti ad aiutarvi in situazioni difficili. In fondo a questo articolo troverai la modalità per avere un consiglio da loro. Oggi tocca a Gaia, una ragazza di 16 anni che si comporta da ragazzina. Gioca con le bambole e ama Violetta a tal punto da esser presa in giro…Leggi!
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Ciao mi chiamo Gaia e ho 16 anni, ma sembra che ne ho molti di meno… Non dal mio aspetto perché diciamo che sono abbastanza alta 1,78 cm peró dai gusti che ho. Diciamo che se le mie compagne il sabato sera escono in discoteca io resto a casa a giocare con le bambole e a truccarle. Poi a scuola tra me e le altre compagne non c’é dialogo perché loro parlano della loro vita privata, fidanzati, sesso ecc… cose a cui io non penso ancora. E tutti mi ignorano in classe, o meglio mi ignoravano, ora hanno iniziato a prendermi in giro. Da quando sono andata a scuola con il diario di Violetta hanno iniziato tutti a dirmi “Ma a 16 anni ti guardi Violetta?” e a dirmene di tutti i colori. Delle ragazze hanno persino scritto col bianchetto nel bagno delle ragazze questa frase “Lui: Ehi Gaia facciamo sesso?” “Gaia: No ora devo vedermi Violetta” ahahahah!”
Per me la convivenza a scuola é diventata impossibile infatti da Martedí scorso non ci vado piú. I miei genitori sono preoccupati per me e mia madre mi ha vietato di guardare Miss xv e Violetta, i miei programmi preferiti, e mio padre ha regalato la mia bambola piú cara, una bambola di pezza che ritrae Valentina di Miss xv che ho comprato on-line, alla figlia della vicina di casa nostra. Per me é stato un duro colpo perché oltre a questo hanno messo tutte le mie altre bambole in cantina e mi fanno guardare solo programmi insieme a loro che giudicano adatti alla mia etá come CSI e Distretto di polizia, ma a me quei programmi non piacciono anzi spesso fanno mi fanno paura. Loro vogliono che appena mi riprenda (ora ho 38 di febbre) torni subito a scuola, ma io sinceramente non ci voglio tornare non mi importa se dovró ripetere l’anno, ma non voglio stare con quella classe che mi odia. Poi non la smetto di pensare a Violetta e a Miss xv: che cosa sará successo ultimamente nelle puntate che non ho visto? E alle mie bambole: staranno bene tutte ammucchiate in cantina senza di me? E la mia Valentina?? Come la staranno trattando? Vi prego ditemi cosa posso fare a convincere i miei genitori a lasciarmi in pace e a ridarmi la mia vita senza convincermi a cambiare e a tornare a scuola. Vi prego rispondetemi, é urgente!
Ines, psicologa risponde
Non so se esiste nella realtà una Gaia di 16 anni interessata solo a Violetta o a Valentina o se sia più un personaggio di fantasia. Volentieri rispondo a questa mail perché propone un aspetto particolare della crescita, il passaggio dall’infanzia all’adolescenza, che suscita tanti interrogativi: quando arriva l’adolescenza? Quando finisce l’infanzia? Come si sentono un ragazzo, una ragazza? Come si fa a diventare grandi? Sono interrogativi molto reali e veri per i ragazzi e per i genitori. Torno alla mail di Gaia. Dalle notizie che ci dà la immagino così: il corpo è di una ragazza, gli interessi no, sembrano descritti così quelli più di una bambina. E’ forte il contrasto tra questi due aspetti, come se Gaia avesse due età, o meglio come se fosse entrata nell’adolescenza solo in parte: il suo corpo sì, le sue emozioni no. Per questo la sua vita affettiva e sociale è molto diversa rispetto a quella dei coetanei.
Gaia racconta il suo interesse esclusivo per i personaggi di Valentina e Violetta e che a scuola è isolata,fino al momento in cui un suo comportamento (quando porta a scuola il diario di Violetta) rivela questo particolare aspetto privato di sé. Dispiace sentire quanto poi è successo a scuola (la vergogna di essere presa in giro) e a casa (i divieti dei genitori che hanno interrotto bruscamente tutte le attività vissute con Violetta e Valentina) (i giochi con questa e le altre bambole e l’ascolto della trasmissione televisiva).
Credo che Gaia si senta molto sola, a casa e a scuola e soffra molto della privazione imposta dai genitori e dall’esclusione da parte dei compagni. Le prese in giro fanno sempre molto male, ma a scuola è avvenuto lo scontro tra due mondi che ha fatto capire ai suoi genitori che così la situazione di Gaia non poteva continuare. Credo che quel particolare interesse per Violetta fosse conosciuto e tollerato, se non proprio assecondato, da loro (che sapevano quali erano i suoi giochi, quali acquisti faceva online, quali erano i programmi che preferiva). Non sono una soluzione i bruschi cambiamenti, come non lo è non andare più a scuola per evitare quei compagni, o avere di nuovo tutte le bambole e tornare ai giochi con Valentina ed a quel certo programma televisivo.
Gaia non vuole cambiare, è attaccata al mondo di Violetta. Deve essere aiutata a trovare una sintonia tra la crescita fisica e quella affettiva, per arrivare al desiderio di provare di persona tutto quanto sta vivendo nel gioco e attraverso il personaggio di Violetta. Così potrà desiderare la valorizzazione del suo corpo femminile, le relazioni con gli amici, l’amore… Finalmente potrà arrivare il momento di realizzare nuove esperienze fuori dalla famiglia nel mondo della realtà ed uscire da quello dei sogni.
Consiglio a Gaia ed i suoi genitori di rivolgersi ad uno psicologo, per esempio, recandosi al Consultorio Familiare. Anche i suoi genitori hanno bisogno di essere aiutati a migliorare le relazioni familiari e come sostenere la figlia nel cambiamento e nella crescita.
Hai un problema che vuoi affrontare con gli esperti? Il metodo per parlare con loro è molto semplice! Scrivi una mail a [email protected] mettendo come titolo della email “CONSULTORIO”. La vostra Kika girerà di conseguenza le vostre richieste al Consultoriogiovani di Mantova!
Pubblicato mercoledì 13/11/2013 in adolescenza, consultorio, consultoriogiovani mantova, genitori, violetta
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