I miei genitori mi proibiscono di uscire. Mi sento in gabbia…
Ciao ragazzi,
come ogni mercoledi, anche oggi dedichiamo uno spazio importante ad una collaborazione speciale di www.10elol.it con il Consultoriogiovani di Mantova. Il Consultoriogiovani è una grande possibilità per tutti voi di dialogo “virtuale” con esperti, pronti ad aiutarvi in situazioni difficili. In fondo a questo articolo troverai la modalità per avere un consiglio da loro. Oggi ci scrive Valentina, che non riesce a capire perchè i suoi genitori facciano di tutto per tenerla sempre chiusa in casa:
Ciao a tutti. Premetto che non sono una ragazza che in questo periodo è triste. Di solito l’adolescenza è vissuta come un periodo di cambiamento in cui una ragazza si può sentire vuota. A me questo non succede, anzi… Mi sento più esplosiva di prima, ma alcune volte molto preoccupata. Voglio sempre piacere al ragazzo di cui sono innamorata e se dice di no penso sempre che sia una balla! Ma non è questo il problema: non riesco mai a confidarmi con i miei genitori.
A me sembra che anche loro facciano di tutto per frenarmi, devo stare sempre con loro. Di pomeriggio loro lavorano e non ci sono, potrei uscire, no? Ho provato a dirglielo e sono stata così insistente che mi hanno messa in punizione. Ho detto loro che un bravo genitore deve premiare i figli quando sono bravi. E loro mi hanno detto che se non mi vanno bene li posso cambiare e mia mamma s’è pure messa a piangere. Io non dico di non volergli bene ma… mi piacerebbe poter essere un po’ più libera. Tutto qui…
Grazie in anticipo, Vale.
Miriam che fa l’assistente sociale risponde:
Cara Vale,
come dici tu l’adolescenza è un periodo di “cambiamento “ che non riguarda solo il ragazzo/a ma anche i genitori; pure loro si trovano a dover affrontare un processo di cambiamento impegnativo, (e forse i tuoi non sono ancora pronti), devono modificare il modo di relazionarsi – comunicare con il figlio/a. Il rapporto tra un adulto ed un bambino/a si deve trasformare in un rapporto tra adulto e adulto, ma sempre all’interno della relazione specifica che è quella genitore – figlio.
Le tensioni più grandi fra figli e genitori nascono proprio intorno al tema delle regole da adottare e del grado di libertà da concedere ai ragazzi: figli che chiedono libertà di movimento e genitori che, pur comprendendo il loro bisogno di fare esperienze, sono tormentati dai dubbi. Alcuni genitori adottano il modello rigido: «Quando sarai maggiorenne farai quello che vuoi, ma in questa casa comando io e tu stai in casa a studiare».
Perciò fissano orari di rientro rigidissimi e non sentono ragioni «È così e basta»). Altri genitori, invece, pensano di essere “moderni” perché lasciano che i figli facciano quello che vogliono, senza alcun controllo. Non chiedono dove vanno, quando tornano, con chi sono, se stanno bene o male… Un terzo modello è quello del genitore ansioso che, pur concedendo un certo grado di libertà, vede pericoli dovunque e ossessiona continuamente i figli con consigli e raccomandazioni alla prudenza, trasmettendogli l’idea di un mondo pericoloso, pieno di insidie e di persone che vogliono solo approfittare di lui.
Il comportamento dei tuoi genitori mi sembra del primo tipo …. E il fatto che tua mamma si sia messa a piangere denota forse il fatto che si trova in difficoltà …. Forse potresti aiutarla tu …. Cerca un bel libro che tratti del rapporto genitori – figli, prima lo leggi tu e se ti piace e pensi possa aiutarti, poi lo regali ai tuoi genitori.
Hai un problema che vuoi affrontare con gli esperti? Il metodo per parlare con loro è molto semplice! Scrivi una mail a [email protected] mettendo come titolo della email “CONSULTORIO”. La vostra Kika girerà di conseguenza le vostre richieste al Consultoriogiovani di Mantova!
Pubblicato mercoledì 26/10/2011 in consultorio
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