Il ritorno di “Dumbo”: il capolavoro Disney rivisto da Tim Burton
Grande successo al cinema per il ritorno dell’elefantino volante.
Quando parliamo di capolavori dell’animazione Disney, a pieno titolo, non possiamo dimenticarci dell’intramontabile storia di Dumbo, l’elefantino volante.
Per la prima volta sugli schermi nel 1941, naturalmente a marchio da Walt Disney, pensate che al tempo venne prodotto con l’intenzione di recuperare un po’ delle perdite di “Fantasia“, optando su un tipo di stile semplice ed economico.
La sua fortuna fu quasi inattesa, ma per molte generazioni Dumbo è stato una pietra miliare del cinema d’animazione, considerato al quarto posto di sempre nella classifica di tutti i tempi dei classici Disney. Oggi ci ritroviamo a commentare finalmente il ritorno del piccolo elefantino nelle sale, nella versione di Tim Burton che firma il remake del super classico tributandogli un bellissimo lavoro che ne onora la storia, con quel tocco personale che da tempo ha ormai caratterizzato il regista. Riguardo proprio Tim Burton, non è la prima volta che realizza il remake di un classico storico, vi basti pensare a «Planet of the Apes» del 2001 o a «Frankenweenie» del 2012(in cui però nella seconda parte del film, la storia si discosta parecchio da quella originale).
La nuova versione della storia dell’elefantino si svolge pressoché nello stesso modo del Dumbo originale, in quanto la trama di base è la medesima: il protagonista è un cucciolo di elefante appena venuto al mondo che, a causa delle sue orecchie enormi, viene deriso da tutti. Questo succede fin quando non rivela il suo talento, con cui diventa la prima attrazione e un patrimonio per il circo di cui fa parte; infatti grazie alle sue grandi orecchie riesce a volare, trasformandosi in una vera e propria star. Il messaggio di fondo del film rimane quello originario del 1941, quello che ci trasmette cioè il messaggio di credere in noi stessi e non giudicare gli altri tramite le apparenza, arricchito però dal regista con una storia più avventurosa e coinvolgente, grazie all’apporto di nuovi personaggi.
Molte sono le svolte a livello narrativo, davvero molto apprezzabili e originali, con una seconda parte del film molto in crescendo rispetto alla prima. Le scene di Dumbo con la madre, sono senza alcun dubbio quelle che tendono ad emozionare maggiormente, toccando profondamente dentro e spesso strappando qualche lacrima di commozione. L’attenzione dello spettatore viene stimolata ed accresciuta da un andamento narrativo altalenante, con un ritmo che cresce quando il pathos vero e proprio sale sino a raggiungere i momenti topici, fino a toccare le corde dell’anima di chi lo sta guardando. È incredibile osservare come molte riflessioni proposte da questo film, ancora in linea con il 1941, siano ancora pienamente compatibili per non dire di notevole attualità, rispetto all’epoca in cui viviamo.
Dopo così tanti anni, quindi, la storia di Dumbo ci insegna ancora qualcosa, con la sua morale semplice e pulita, la sua storia intramontabile e coinvolgente, i suoi personaggi ricchi d’inventiva e significato.
È un bellissimo film da vedere in famiglia o con gli amici, sicuramente munendosi prima di molti fazzolettini di carta, con cui tamponare i fiumi di commozione che sgorgheranno anche dagli occhi dei più cinici.
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