L’Isola di Arturo di Elsa Morante, il riassunto
L’Isola di Arturo è uno dei romanzi più famosi di Elsa Morante. Ambientato nel 1938, è stato vincitore di un Premio Strega. In questo articolo ti proponiamo il riassunto di L’Isola di Arturo di Elsa Morante.
L’isola di Arturo racconta la storia di Arturo Gerace, nato sull’isola di Procida e rimasto orfano di madre, morta per darlo alla luce. Il protagonista vive leggendo storie di condottieri, progettando i suoi viaggi futuri e fantasticando sulla figura del padre, Wilhelm, che lui considera il più grande eroe.
Arturo non ha mai conosciuto una donna, quando suo padre è fuori, la sua unica compagna è la cagnolina Immacolatella. Un giorno, il padre rientra portando in casa Nunziata, la nuova sposa. Nei confronti di quest’ultima, Arturo prova attrazione e odio e, nonostante lei cerchi di instaurare un rapporto col ragazzo, lui la reputa un essere inferiore e non sopporta le attenzioni che il padre le dedica.
Tutto cambia quando Nunzia e Wilhelm regalano un fratello ad Arturo, Carmine Gerace, Il ragazzo è geloso delle attenzioni che la matrigna gli rivolge ed è invidioso del fatto che lui possa avere una madre che lo bacia e lo coccola. Per attirare l’attenzione, Arturo mette in scena un suicidio ingurgitando delle pastiglie di sonnifero. La dose ingerita è troppo elevata per un giovane della sua età e, dopo essere stato salvato in extremis, è costretto a trascorrere una settimana a letto. In questo periodo, riceve le attenzioni della matrigna che è sempre al suo capezzale.
Non appena Arturo ritorna in forma, va ad abbracciare Nunziatella e le dà un bacio sulle labbra. La donna lo rifiuta e il ragazzo ne rimane male. Così, la donna inizia ad evitare Arturo e lui conosce una sua amica, Assunta, una giovane vedova che lo inizia al sesso. In questo modo, Arturo sfoga con lei la passione che, invece, nutre per la matrigna.
Wilhelm ritorna da Procida e, come sempre, c’è Arturo ad aspettarlo. Il padre gli intima di tornare a casa ma lui decide di aspettare scoprendo che sta aspettando lo sbarco di un carcerato. Wilhelm è un uomo schivo, ignora la moglie e i figli e rifiuta la compagnia di Arturo. Così, un pomeriggio, il giovane decide di seguirlo e scopre che l’uomo si reca sotto la finestra di un carcere per richiamare l’attenzione di un detenuto.
Una sera, di rientro, Arturo si trova in casa Tonino Stella, rilasciato per amnistia e ospite di Wilhelm, e intuisce una relazione omosessuale tra loro. Arturo litiga con il padre e rifiuto ogni tentativo di conciliazione. Il giorno dopo, va da Nunziatella per dichiararle il suo amore ma lei lo respinge e il ragazzo, per sbaglio, la ferisce all’orecchio. Spaventato, si rifugia in una grotta. Qui incontra Silvestro, il garzone che si era preso cura di lui durante l’infanzia e con lui decide di partire come volontario nella seconda guerra mondiale.
Chiede a Silvestro di andare a casa sua e chiedere a Nunziata di preparare la sua valigia, poi, il giorno dopo, i due si allontanano per sempre da Procida.
L’isola di Arturo racconta la storia di Arturo Gerace, nato sull’isola di Procida e rimasto orfano di madre, morta per darlo alla luce. Il protagonista vive leggendo storie di condottieri, progettando i suoi viaggi futuri e fantasticando sulla figura del padre, Wilhelm, che lui considera il più grande eroe.
Arturo non ha mai conosciuto una donna, quando suo padre è fuori, la sua unica compagna è la cagnolina Immacolatella. Un giorno, il padre rientra portando in casa Nunziata, la nuova sposa. Nei confronti di quest’ultima, Arturo prova attrazione e odio e, nonostante lei cerchi di instaurare un rapporto col ragazzo, lui la reputa un essere inferiore e non sopporta le attenzioni che il padre le dedica.
Tutto cambia quando Nunzia e Wilhelm regalano un fratello ad Arturo, Carmine Gerace, Il ragazzo è geloso delle attenzioni che la matrigna gli rivolge ed è invidioso del fatto che lui possa avere una madre che lo bacia e lo coccola. Per attirare l’attenzione, Arturo mette in scena un suicidio ingurgitando delle pastiglie di sonnifero. La dose ingerita è troppo elevata per un giovane della sua età e, dopo essere stato salvato in extremis, è costretto a trascorrere una settimana a letto. In questo periodo, riceve le attenzioni della matrigna che è sempre al suo capezzale.
Non appena Arturo ritorna in forma, va ad abbracciare Nunziatella e le dà un bacio sulle labbra. La donna lo rifiuta e il ragazzo ne rimane male. Così, la donna inizia ad evitare Arturo e lui conosce una sua amica, Assunta, una giovane vedova che lo inizia al sesso. In questo modo, Arturo sfoga con lei la passione che, invece, nutre per la matrigna.
Wilhelm ritorna da Procida e, come sempre, c’è Arturo ad aspettarlo. Il padre gli intima di tornare a casa ma lui decide di aspettare scoprendo che sta aspettando lo sbarco di un carcerato. Wilhelm è un uomo schivo, ignora la moglie e i figli e rifiuta la compagnia di Arturo. Così, un pomeriggio, il giovane decide di seguirlo e scopre che l’uomo si reca sotto la finestra di un carcere per richiamare l’attenzione di un detenuto.
Una sera, di rientro, Arturo si trova in casa Tonino Stella, rilasciato per amnistia e ospite di Wilhelm, e intuisce una relazione omosessuale tra loro. Arturo litiga con il padre e rifiuto ogni tentativo di conciliazione. Il giorno dopo, va da Nunziatella per dichiararle il suo amore ma lei lo respinge e il ragazzo, per sbaglio, la ferisce all’orecchio. Spaventato, si rifugia in una grotta. Qui incontra Silvestro, il garzone che si era preso cura di lui durante l’infanzia e con lui decide di partire come volontario nella seconda guerra mondiale.
Chiede a Silvestro di andare a casa sua e chiedere a Nunziata di preparare la sua valigia, poi, il giorno dopo, i due si allontanano per sempre da Procida.
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