Mi sento sola, vuota, inutile: come superare la tristezza?
come ogni mercoledi, anche oggi dedichiamo uno spazio importante ad una collaborazione speciale di www.10elol.it con il Consultoriogiovani di Mantova. Il Consultoriogiovani è una grande possibilità per tutti voi di dialogo “virtuale” con esperti, pronti ad aiutarvi in situazioni difficili. In fondo a questo articolo troverai la modalità per avere un consiglio da loro. Oggi ci scrive Angela, una ragazza che si sente vuota e inutile. Leggi!
Mi presento, mi chiamo Angela e ho 16 anni. Qualcuno si chiederà com’è possibile che una ragazza alla mia età non sia felice, ma è così, almeno per me, anche da un bel pò di tempo. E’ da un anno a questa parte che mi sento così. Sento come un grande buco nero dentro di me che risucchia ogni mia emozione, sentimento, qualsiasi cosa di positivo ci possa essere. Sono completamente vuota. E la cosa peggiora che sto avendo la tendenza ad autodistruggermi.
Non so a cosa sia dovuto questo male, forse alla nuova scuola che mi ha portato via tutto quello che avevo prima, un minimo di vita sociale, anche se ammetto di non essere mai stata molto popolare, forse a causa del mio aspetto fisico (sono vicina all’obesità, sono alta 1.61 e peso quasi 80 kg), o forse la mia insicurezza e timidezza (parlo pochissimo, infatti penso che le persone mi prendano per stupida molto spesso). Adesso però misto lasciando andare in tutto. Non studio più (prima avevo buoni voti), mi abbuffo di continuo (per questo litigo con i miei continuamente), non mi curo più. Ho accettato quella che sono, un inutile essere umano senza passione o talento. Vi garantisco che non ne ho davvero.
Prima pensavo di saper scrivere ma mi sono resa conto, e mi hanno fatto rendere conto, che mi sbagliavo. Qualche mese fa ho anche provato a tagliarmi, e saltavo almeno un giorno la settimana la scuola. Diciamo che la situazione è degenerata, ma la cosa che mi fa più paura è di dover pensare che mi dovrò sentire così per sempre, continuare a piangere ogni sera, non riuscirei a sopportarlo. Adesso sto disperatamente cercando aiuto! Non prendetemi in giro, sto malissimo. Aiutatemi dandomi qualche consiglio, per favore.
Angela, ciao.
Sono certa che, oltre a me che ti rispondo, anche tutti gli altri ragazzi che leggeranno la tua mail non ti prenderanno in giro. Anzi, ti saranno vicino: hai saputo descrivere la tua situazione personale facendo capire come stai. Come si fa a prendere in giro una persona che si sente tanto infelice? Può accadere a tutte le età della vita di non sentirsi felici. In adolescenza, che è un’età difficile per i cambiamenti importanti della crescita, molti ragazzi vivono situazioni di disagio anche intense. Naturalmente ognuno è preso dalla propria, quindi parliamo qui della tua.
Sono colpita da come ti definisci, “un inutile essere umano senza passione e talento”; con una opinione così negativa di sé, senza possibilità di appello, così definitiva, è davvero impossibile vivere con serenità. Credo che il punto sia questo: bisogna partire dai pensieri che hai su te stessa, da quel “grande buco nero che risucchia ogni emozione, sentimento, qualsiasi cosa di positivo ci possa essere”. Ti dico subito che non dovrai sentirti così per sempre. Se ti farai aiutare. Per farlo devi uscire dalla situazione di chiusura e di passività in cui ti trovi. Da sola non puoi uscire dalla situazione in cui ti trovi (che è peggiorata nell’ultimo anno), una situazione preoccupante, per il tuo problema col cibo, i comportamenti autolesionistici, il disagio scolastico. Devi parlare di come ti senti, della tua sofferenza, in famiglia, se ancora non l’hai fatto.
Può essere più facile certe volte all’inizio iniziare a parlarne all’insegnante che si senti più vicina, se c’è (ma tu non parli bene della nuova scuola), o ad una amica, se hai un po’ di confidenza con un’altra ragazza. Per arrivare a parlare in famiglia. Insieme ai tuoi genitori va cercato l’aiuto rivolgendoti ad uno psicologo presso il Consultorio Familiare della città dove abiti che vi potrà accogliere e orientare la vostra richiesta. Dico “vostra” e non “tua” per farti comprendere che è importante il sostegno della tua famiglia, anche se ora ti sembra impossibile perché litigate. Per questo motivo non ti ho consigliato di rivolgerti da sola al Consultorio Familiare.
Se vuoi puoi farlo per avere un primo consiglio, per esempio al Consultorio Giovani. Non so dove abiti. Se ti mancano questi riferimenti, scrivici e te li manderemo, anche se non sei della zona di Mantova, la nostra. Il mio “consiglio” è quello di non abbandonarti all’infelicità che vivi da molto tempo, non chiuderti nella depressione. Non arrenderti!Ti abbraccio. Ines.
P.S. Non mi sembra che scrivi così male, sarà che nemmeno io sono una scrittrice…
Hai un problema che vuoi affrontare con gli esperti? Il metodo per parlare con loro è molto semplice! Scrivi una mail a [email protected] mettendo come titolo della mail “CONSULTORIO”. La vostra Kika girerà di conseguenza le vostre richieste al Consultoriogiovani di Mantova.
Pubblicato mercoledì 01/06/2011 in consultorio
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