“Mia mamma avrà un figlio dal suo compagno, non riesco ad accettarlo”: leggi la lettera, risponde l’esperto del Consultorio
Salve,
desidero anzitutto ringraziare tutte le operatrici del centro per la grande capacità di ascolto, supporto e accoglienza.
Sono XXX, un ragazzo di 16 ani, sin d’ora figlio unico, niente fratelli, niente sorelle, genitori tutti per me…
Una vita intera passata a rispondere a fastidiose domande del tipo:
“Ma non ti manca un fratellino?” , “Non vorresti una sorellina con cui giocare?” , « Hai chiesto a Mamma e Papà di regalarti un fratellino?»
E comunque, io sono sempre stato bene da solo, anche se qualcuno in realtà pensa che non lo sono mai stato.
Tutti a chiedersi quanto sei viziato, problemativo, asociale e quant’altro…e così mia madre dopo ben 16 anni decide di farmi quel dono prezioso che dice che i figli unici non avranno mai: un fratellino o sorellina per impararmi – a suo dire- ad instaurare dei rapporti paritari e positivi con gli altri, e ad sperimentare l’aspetto «gratificante!!! » ed «appagante!!!» del rapporto tra fratelli…
A dire il vero, un fratellastro, visto che nasce dalla relazione con il suo nuovo compagno, che dovrò considerare come un efficace apprendistato emotivo che dovrà predispormi all’adattabilità, alla tolleranza, ed aiutarmi a maturare e a responsabilizzarmi…
Un figlio che, a mia insaputa, hanno cercato da tempo , e che non riesco proprio ad accettare ormai dopo circa tre mesi dal suo annuncio..
Ma per mia madre poco importa cosa penso io, per Lei è solo un vissuto emotivo connaturale e passeggero dovuto alla mia paura di perdere il «trono», un sentimento naturale conseguenza in tutti i figli, soprattutto quelli unici…una irrealizzabile pretesa di mantenere una immagine grandiosa ed irrealistica di me, quanto alla mia capacità di bastarle affettivamente…
Per mia mamma, oggi, sono solo un ragazzino geloso, con la sua manifestazione più autentica di questa difficoltà rappresentata dall’affermazione di quella che ha considerato una grave offesa, il sentirsi dire « perchè hai voluto un altro figlio?, non bastavo io? non puoi abortire…?».
A quest’ultima domanda, ho ricevuto una sberla ed una forte strattonata all’indietro, che non avevo mai ricevuto da quando sono nato…
Sto vivendo un momento veramente molto difficile e drammatico, con mia madre molto nervosa e poco disponibile al dialogo, a comprendere anche i miei sentimenti e le mie difficoltà…ma solo incline a non rinunciare alla sua libertà di amare, anche al suo compagno, e dopo la nascita, per Lei, giocoforza mi adatterò alla nuova situazione, piegandomi alle mie esigenze affettive egocentriche.
Spero di ricevere una risposta,
Un Grazie di Cuore ed un abbraccio a tutte, XXX.
Antonio psicologo risponde
Ciao XXX
Decidere di mettere al mondo un figlio è un decisione intima della coppia che non sempre sceglie di condividere con altre persone. Se tua madre e il suo compagno stavano cercando il bambino “da tempo”, penso sia stata una decisione a cui la coppia ha riflettuto profondamente, non credo che il loro scopo fosse quello di “impararti a instaurare dei rapporti paritari positivi con gli altri”, ma di avere un figlio.
Suppongo che tua mamma ti abbia detto queste cose in un contesto in cui ti vedeva particolarmente ostile e arrabbiato, cercando di dare una connotazione positiva per te.
La nascita di un fratello o fratellastro comporta una riorganizzazione da parte di tutta la famiglia, c’è bisogno di tempo affinché tutti (tua mamma, te, il compagno di tua mamma) impariate a gestire al meglio la nascita del bambino.
Capisco che tu ti senta arrabbiato e che tu stia vivendo un momento difficile, ma ti invito a parlarne con calma e condividere i tuoi sentimenti, pensieri ed emozioni con tua mamma. Se senti la necessità di un supporto, puoi contare su di me e i miei colleghi. Grazie al Consultorio Giovani c’è la possibilità di avere uno spazio tutto per te con la garanzia dell’anonimato.
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Pubblicato mercoledì 22/07/2015 in consigli, consultorio
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