Mia sorella è vittima di bullismo: risponde il Consultorio.
Ciao ragazzi,
come ogni mercoledi, dedichiamo uno spazio importante a una collaborazione speciale di www.10elol.it con il Consultoriogiovani di Mantova. Il Consultoriogiovani è una grande possibilità per tutti voi di dialogo “virtuale” con esperti, pronti ad aiutarvi in situazioni difficili. In fondo a questo articolo troverai la modalità per avere un consiglio da loro. Oggi ci scrive Rosaria, raccontando di un problema di sua sorella di 14 anni. Leggi!
Gent.mi,
sono Rosaria e vi scrivo perchè da tempo viviamo una situazione che è ormai diventata insostenibile. Ho una sorella di 14 anni, frequenta la terza media e da due anni è vittima di bullismo da parte dei suoi compagni di classe, in modo particolare di uno. Questa situazione ha delle ricadute anche sul suo rendimento scolastico, in quanto viene derisa che chiamata alle interrogazioni, presa a calci, molte volte torna a casa con libri e quaderni stracciati.
La sua prof.ssa che ha messo in luce con mia madre questo “disagio interiore” (come lo chiama lei) ha consigliato a mia sorella di reagire… con la stessa moneta! Io da studentessa universitaria, che studia il disagio e il mondo della formazione, sono rimasta letteralmente allibita! Gli esami sono vicini, mancano poco più di 2 mesi e se la situazione non si risolve, temo che mia sorella possa perdere l’anno perchè terrorizzata dall’idea di andare alle interrogazioni.
Grazie 1000.
Antonio, psicologo, risponde
La prevaricazione delle persone sulle altre, la competizione per il raggiungimento di risorse percepite come limitate, il conflitto che emerge sempre di più nelle situazioni quotidiane, fanno da cornice a quello che succede a scuola e in altri ambienti sociali, dove le regole di “convivenza” vengono sostituite dalla cosiddetta regola della “sopravvivenza”.
Anche il commento–consiglio dell’insegnante di tua sorella non sembra uscire da tale solco culturale e simbolico. In realtà, dietro agli episodi e alle storie di bullismo, ci sono persone che nascondono fragilità, portano con sé paure e senso di inadeguatezza: “proiettano” tutto ciò nelle loro vittime per poi poterle attaccare e sentirsi in tal modo meglio. Se non c’è la possibilità di accedere al “cuore” dei bulli, è importante però intervenire cercando la collaborazione di tutta la classe, all’interno della quale tali comportamenti possano essere esaminati, discussi, senza censure o timori. Non penso che tutti siano d’accordo con quello che succede a tua sorella, qualcuno non reagisce per timore di essere attaccato anch’egli. Ma sono i grandi che devono prendere le redini della situazione (e della discussione), innanzitutto gli insegnanti e prima di loro il dirigente scolastico.
Non c’è solo il compito di trasmettere delle nozioni, il docente è anche educatore e responsabile del modo di comportarsi dei ragazzi che segue. Se poi fosse possibile parlare con le famiglie dei bulli, si potrebbero capire meglio motivi e moventi degli atti dei ragazzi, trovando eventualmente una possibilità di collaborazione. Ultima cosa: stai vicina a tua sorella, dille di non arrendersi e di credere nelle relazioni e nell’amicizia (oltre che in se stessa!) perché possa trovare delle alleanze, un cerchio di “supporto”, e per riuscire magari un giorno ad entrare nel cuore anche di chi l’ha finora sottoposta a vessazioni e violenza; pagandolo con una “moneta diversa”…
Hai un problema che vuoi affrontare con gli esperti? Il metodo per parlare con loro è molto semplice! Scrivi una mail a [email protected] mettendo come titolo della email “CONSULTORIO”. La vostra Kika girerà di conseguenza le vostre richieste al Consultoriogiovani di Mantova!
Pubblicato mercoledì 18/04/2012 in bullismo, consultorio
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