Modelle taglia zero? La moda preferisce la bellezza vera. E voi?
Il governo australiano ha appena promosso una legge che rivoluzionerà il mondo della moda. D’ora in poi le riviste fashion non potranno più mostrare fotografie di modelle magrissime, né tantomeno “ritoccare” con Photoshop le immagini delle ragazze in modo da elimiare quelle che i guru della moda considerano “imperfezioni”.
Qualora la foto venisse ritoccata, la cosa dovrà essere chiaramente scritta “immagine artificiale, ritoccata per cambiare l’aspetto della persona“. In questo modo si vogliono scoraggiare le riviste a promuovere le foto che danno un’idea innaturale del fisico. D’altro canto, i giornali che mostreranno immagini di bellezza naturali e vere riceveranno dei “punti” dall’associzione nazionale per la salute, sotto forma di piccoli cuori. Così, quando si comprerà una rivista si potrà capire – dal numero di cuoricini sulla copertina – se l’edizione rispetta la bellezza vera oppure no.
Questo provvedimento intende arginare la preoccupante tendenza a manipolare le immagini delle donne nel mondo della moda, dando un’idea distorta della bellezza femminile. Le cosiddette “modelle taglia zero” sono ragazze magrissime, il cui peso è molto al di sotto del minimo per essere in salute. Ragazze senza forme, senza morbidezze, tutte pelle e ossa. Eppure il mondo della moda sembra apprezzare questo genere di fisico: basta pensare alle dichiarazioni shock della top model Kate Moss, che affermò che “Non c’è niente di meglio che essere pelle e ossa” (leggi tutto qui: Kate Moss: non c’è niente di meglio che essere pelle e ossa). Secondo voi qual è il motivo dell’ossessione per le “taglie zero”?
Intanto in Australia si corre ai ripari, per arginare questa moda pericolosa che induce le ragazze a pensare di dover essere magrissime per essere belle. Anche la Spagna ha adottato dei provvedimenti simile e in Inghilterra si sta valutando una legge speciale. E in Italia? Secondo voi anche noi dovremmo fare qualcosa contro le foto ritoccate e le taglie zero a tutti i costi?
Pubblicato venerdì 02/07/2010 in di la tua
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