Odio il mio corpo: e il cibo. Risponde il Consultorio
Ciao ragazzi,
come ogni mercoledi, anche oggi dedichiamo uno spazio importante ad una collaborazione speciale di www.10elol.it con il Consultoriogiovani di Mantova. Il Consultoriogiovani è una grande possibilità per tutti voi di dialogo “virtuale” con esperti, pronti ad aiutarvi in situazioni difficili. In fondo a questo articolo troverai la modalità per avere un consiglio da loro.
Oggi è la volta di Giada
Buongiorno, mi chiamo Giada, ho 17 anni. A 16 anni ho sofferto di anoressia, sono stata ricoverata un mese e mezzo in ospedale perchè pesavo soli 29 kg.. poi sono entrata in un centro di rieducazione alimentare e sono stati lì per 6 mesi. L ‘11 Ottobre 2008 e pesavo 40 kg. Ora ne peso 54, ma mangio tutto il giorno, non riesco a staccarmi dal vasetto della nutella. Ho sofferto anche un pò di bulimia, di autolesionismo ed adesso è sopraggiunto il B.E.D (big eating desorder).
L’unica mia consolazione è abbuffarmi di cibo, riempire la pancia e non badare a ciò che la mia psiche pensa. Questo periodo è un pò particolare per me. A breve compierò 18 anni, sarò maggiorenne. Però non sono soddisfatta della mia vita, delle mie amicizie, della mia giovinezza. Odio me stessa, soprattutto il mio corpo. Non riesco a controllarmi e mangio a dismisura. In una settimana ho preso 4/5 kg. ed ho paura. Vorrei che qualcuno mi aiutasse ad uscire dal problema.
Il mio umore in questo periodo è sempre basso, resterei chiusa a casa tutto il giorno.. non mi entrano più i miei pantaloni, le magliette. Non riesco a trovare un motivo per cui lottare, che mi faccia trovare la forza di dire basta, devo stare bene, sono giovane, tutto un’avvenire davanti… e invece no. Mi nascondo in casa, lontano da tutti. Mi guardo allo specchio e non posso far altro che odiarmi, di farmi schifo. Io chiedo solo di poter condurre un esistenza serene. Niente di più.
Vorrei che qualcuno mi spronasse, mi faccia capire, anche con metodi duri e rigidi, che non posso continuare più a condurre questa vita. Vorrei che ci fosse qualcuno accanto a me che mi prendesse a schiaffi, che mi stia vicino quando ne ho bisogno, che mi aiuti a combattere questo disturbo. Si può dire che è da 3 anni che lotto contro ogni tipo di disturbo alimentare. Sono stanca, voglio cambiare, stare bene. Non pensare più al cibo come un mio nemico. Vorrei ricominciare a mangiare quando sento allo stomaco il senso di fame. Vorrei riacquistare il controllo su me stessa e sulle mie azioni. Non lasciarmi andare all’istinto, alla tristezza che ogni volta mi assale. Vorrei ricominciare a curarmi nuovamente. Vi prego, Aiutatemi.
Risponde Cecilia, che fa la psicologa
Cara Giada, la tua è una lettera davvero toccante vi si legge quanto sforzo tu faccia per attraversare questa fase della adolescenza considerata un periodo della vita che traghetta i ragazzi dall’infanzia all’età adulta. I cambiamenti, le tonalità affettive, le euforie o i silenzi accompagnano questo periodo turbolento della vita di tutti noi. Come tu vedi non è indolore crescere bisogna fare dei conti a livello emotivo, con i propri genitori e il legame che ci lega, e ancora con il proprio corpo che non rispecchia mai l’immagine che vorremmo, e ancora con la dipendenza dalla propria famiglia o la desiderata autonomia. Sono nostre le decisioni da prendere rispetto agli amici, alla scuola. Durante l’infanzia ci sono i genitori che ci proteggono prendono decisioni per noi, il mondo ruota attorno ai nostri bisogni, si può giocare liberamente e gli adulti sono tolleranti con le esigenze infantili. Si può avere nostalgia di tutto ciò.
Poi arriva l’adolescenza come una terra di passaggio dove niente è fermo e codificato, tutto cambia: da una parte inizia una conquista verso se stessi e verso il mondo, è una spinta fortissima a sperimentare, ma dall’altra c’è tanta paura più o meno mascherata e c’è vergogna di mostrarsi così ancora indefiniti quasi si ha il timore di non essere considerati. E’ in questa fase che il corpo assume una importanza fondamentale perché tutto ciò che passa nell’anima il corpo lo esprime amplificandolo. Allora affamiamo il nostro corpo e ci immergiamo in idealismi o lo decoriamo con tatuaggi, lo vestiamo con abbigliamento alla moda o come il gruppo dei pari esige, lo rendiamo simile all’immagine che i mass media ci impongono con grande sofferenza e sacrifici da palestra o lo arpioniamo con piercing come se così potessimo bloccare ciò che sentiamo nell’animo. Così con queste fatiche diventiamo visibili e con sforzo immane ci rendiamo presentabili al gruppo.
Ma cara Giada questo è un periodo che passa e quando una ragazza o un ragazzo crescono si animano attorno ad essi nuove speranze, tutto è possibile nuova energia si muove e si trasforma per creare un nuovo adulto con potenzialità grandi e sconfinate che solo questa età regala. Quindi ti invito a confrontarti con le tue amiche e se ciò non bastasse potresti consultare uno psicologo presso un Consultoriogiovani e fare insieme a questo professionista un bilancio delle cose che hai già conquistato, dei sogni che vorresti realizzare ma ti manca il coraggio o delle speranze che nutri e nascondi gelosamente, insomma potreste fare un pezzetto di strada insieme .
Nella tua lettera esprimi dei desideri e quindi forza non precluderti la possibilità di sognare e di diventare una ragazza “ di belle speranze”.
Un abbraccio forte e un augurio da Cecilia
Hai un problema che vuoi affrontare con gli esperti? Il metodo per parlare con loro è molto semplice! Scrivi una mail a [email protected] mettendo come titolo della mail “CONSULTORIO”. La vostra Kika girerà di conseguenza le vostre richieste al Consultoriogiovani di Mantova.
Pubblicato mercoledì 22/09/2010 in consultorio
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