Omofobia: sai cos’è?
Il 7 maggio è la giornata internazionale contro l’omofobia. Questa ricorrenza è stata istituita dal Parlamento Europeo nel 2007, e da allora si celebra ogni anno con una serie di eventi, manifestazioni e appuntamenti speciali in ogni città d’Europa. Ma cos’è l’omofobia?
La parola “omofobia” significa letteralmente “paura dell’omosessualità“. Il termine indica quell’insieme di sentimenti negativi – disagio, imbarazzo, o addirittura odio – che alcuni provano nei confronti dei gay, delle lesbiche (le donne che si innamorano delle donne) o delle persone transessuali, ovvero quelle che stanno intraprendendo un percorso per cambiare il loro sesso d’origine.
In Italia, nei mesi scorsi, si sono verificati diversi casi di “violenza omofoba”, ovvero atti di aggressione che avevano come motivazione l’omofobia. Cosa significa? Significa che molti ragazzi gay sono stati picchiati, insultati e aggrediti semplicemente perché a qualcuno “non andava giù” la loro omosessualità.
Essere omosessuali significa semplicemente provare amore e sentimenti per una persona dello stesso sesso. Perché dunque essere gay scatena così tanto odio? Alla base dell’omofobia ci sono i pregiudizi, e la convinzione che l’omosessualità sia qualcosa non solo di “sbagliato” ma anche di “dannoso” per gli altri. Secondo voi è così?
Proprio perché è un tema ancora molto attuale, dato che episodi di omofobia si verificano molto spesso, è importante fermarsi a riflettere su questo argomento. L’omofobia non è solo una forma di paura, ma anche una forma d’odio, poiché si traduce molte volte in azioni violente e atteggiamenti di emarginazione nei confronti dei gay.
L’odio non è mai un sentimento costruttivo, e la violenza fisica o gli insulti non sono accettabili in nessuna situazione: soprattutto non è giusto odiare qualcuno solo perché ama una persona del suo stesso sesso. L’amore è l’amore, e non merita di essere rovinato dall’odio. Eppure l’omofobia continua a esistere. Secondo voi perché?
Pubblicato domenica 16/05/2010 in di la tua
Condividi questo articolo con i tuoi amici di Facebook