Panico al primo appuntamento? Leggi e dì la tua!
Ciao ragazzi!
Ancora una volta ecco un articolo scritto da uno di voi. Questa volta a raccontare è Saturnina, che scrive riguardo il P.P.A. ovvero… il panico da primo appuntamento! Leggete queste righe molto simpatiche della nostra amica e dite la vostra opinione!
PANICO DA…PRIMO APPUNTAMENTO
Questo no, non va bene…Questo è troppo chic e questo troppo sportivo…Questo troppo scuro e questo troppo infantile… Questo no…troppo scollato…Questo no…e neanche questo…
Inizia con una lieve agitazione, poi piano piano peggiora…Fino a sfociare nella drammatica scelta del vestito da indossare!
E’ il tipico P.P.A. “Panico da Primo Appuntamento”. Quello che fa uscire pazze le mamme a cui tocca riordinare i nostri vestiti sparsi in giro per la camera e che fa stressare i papà a cui tocca accompagnarci chissà dove e sentirci per tutto il viaggio nelle orecchie con le nostre insicurezza del tipo “Verrà o no? Sono vestita bene?” o ancora “Ho i capelli a posto? Il trucco ha sbavato?” Certo, perfettamente naturale…Il P.P.A. colpisce tutte le ragazze: le belle e le brutte, le more e le bionde, le alte e le basse… Non risparmia nessuna…
E così ci si trova a dover scegliere un vestito ne troppo da “grande” ne troppo da “piccola”, a non avere mai le scarpe adatte anche se la nostra scarpiera è talmente piena che potrebbe scoppiare, ad avere i capelli “più spettinati e gonfi del solito” e perdere quell’antipaticissimo gancetto per chiudere i nostri orecchini preferiti…Poi, ovviamente, dopo essersi preparate di tutto punto, bisogna passare attraverso il check-in indetto dai nostri genitori e parenti stretti (qualche nonna o zia zitella presente al fatidico momento)… Inizia così una vera e propria discussione, che non fa altro che farci agitare e sudare…Di conseguenza far sbavare la nostra amata matita comprata apposta per l’occasione, o il nostro mascara per ciglia “telescopiche”…Di solito inizia la mamma “Dove vuoi andare così conciata? Cos’è tutto questo trucco? Questo vestito è troppo scollato!” Poi arriva il papà, che fino a quel momento ha dormito in poltrona, ma decide di fare la sua parte per guadagnarsi la cena “Cos’è questo lucidalabbra? E dove vuoi andare così conciata?” Infine interviene la nonna (o zia zitella) che cerca di salvare l’insalvabile…Inizia così a dire “Ma dai, lasciatela andare, ormai è grande…” Così la mamma, già agitata quasi quanto noi al pensiero che la sua “piccola bambina” debba uscire con il suo primo quasi-ragazzo, inizia a protestare e a fare discorsi assolutamente inutili, che ci fanno agitare ancora di più…Subentra poi il papà, dando ovviamente ragione alla mamma perché sa che è l’unico modo per guadagnare una bella cenetta…All’improvviso voci e urla si mescolano e diventano un unico, fastidiosissimo ronzio…Finché ci viene da urlare “BASTA!” con tutto il fiato che abbiamo nei polmoni…Allora il trio mamma-papà-nonna(o zia zitella) capisce che la loro piccola ha fretta di andare, per cui di solito la mamma butta fuori un “E va bene, vai così…Ma togli almeno il mascara…” E, mentre noi avvilite andiamo a levare il mascara, la mamma si gira verso il papà con un tono acido e lo rimprovera “E tu, fila a cambiarti…Non vorrai uscire in canottiera e ciabatte…”
Così finisce il check-in…In fondo ci abbiamo rimesso solo un po’ di mascara e tanta pazienza…ma cerchiamo di non stressarci
per apparire più belle agli occhi del nostro “quasi-ragazzo”.
E così eccoci qui…in macchina con papà che guida con aria stanca, con mamma che ha fatto di tutto per convincerci a levare anche quel poco di matita e di phard che abbiamo (ovviamente senza riuscirci) e con la nonna-zia zitella, che ci ha rifilato uno dei suoi baci seguito da un “la mia bambina”.
Ad un certo punto lo vediamo: Avvolto da uno scintillio luccicoso, il nostro “quasi-ragazzo” che guarda l’orologio impaziente… Così iniziamo a dire a papà “Ferma, è qui…fermati fermati fermati” e poi scendiamo dalla macchina sorridenti per dirigerci verso il nostro lui…
Mandiamo via (cercando di nascondere l’imbarazzo quando lui ci manda un bacino come se fossimo lattanti) il nostro papà e poi ci dedichiamo completamente al nostro quasi-ragazzo…
Finito l’appuntamento (ovviamente ancora stralunate per la splendida serata) ci tocca subire il folle trio (ormai contagiato dal P.P.A.) che ci riempie di domande, alle quali rispondiamo con un “Racconto tutto domani, sono troppo stanca” e ci dirigiamo verso la nostra cameretta per sognare ancora…
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Pubblicato giovedì 03/12/2009 in panico, primo appuntamento, redattore junior
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