Per questo mi chiamo Giovanni di Luigi Garlando, il riassunto
Per questo mi chiamo Giovanni è un libro di Luigi Garlando pubblicato nel 2004 e spesso adottato nelle scuole come libro di narrativa. Se sei curiosa di conoscerne la trama? Oggi ti proponiamo il riassunto di Per questo mi chiamo Giovanni.
Giovanni è un ragazzo che sta per compiere 10 anni e per il giorno del suo compleanno il padre Luigi decide di regalargli una giornata particolare: gli vuole spiegare il motivo per cui si chiama Giovanni.
Il giorno prima dell’inizio della vacanza di Giovanni, il ragazzino assiste ad un fatto spiacevole a scuola: il suo compagno di classe, Simone, viene spinto giù dalle scale da un altro ragazzino, Tony.
Il giorno del compleanno di Giovanni, il papà Luigi decide di portarlo nella spiaggia di Mondello, vicino Palermo. Durante il tragitto il padre si sofferma in alcuni punti della città e racconta al piccolo Giovanni cosa è accaduto in quei posti, facendo riferimento ad un amico magistrato che ha combattuto la mafia, anche lui di nome Giovanni. Arrivati alla spiaggia, padre e figlio fanno il bagno e giocano nell’acqua. In un momento di relax, Luigi inizia a raccontare a Giovanni il motivo del suo nome. Il nome Giovanni deriva da un grande uomo che ha combattuto la mafia, Giovanni Falcone.
Giovanni Falcone era un magistrato che, con forza e grandissimo coraggio, ha combattuto la mafia. Grazie al suo lavoro, si è potuto dimostrare il fatto che tale fenomeno di potere esiste veramente e non è solo il frutto di leggende popolari.
Il piccolo Giovanni si appassiona alla storia e chiede al papà di raccontargli altri fatti e vicende della vita di Falcone. Il padre si sofferma a spiegare al figlio i metodi utilizzati dalla mafia per arruolare nuove forze, gli racconta il giuramento che fanno gli uomini d’onore e paragona la mafia ad un carciofo (le foglie esterne sono le persone che contano poco e al centro, il cuore, c’è il capobanda). Il padre ogni tanto prende spunto dalle storie che accadono nella scuola di Giovanni per far capire meglio al figlio di cosa sta parlando.
Nel pomeriggio attraversano l’autostrada nei pressi di Capaci, un luogo isolato dove si può osservare uno spettacolo della natura: lo splendido mare azzurro siciliano. Qui Luigi racconta a Giovanni la triste fine che la mafia ha riservato a Giovanni Falcone e a sua moglie: 500 chili di tritolo nascosti sotto un tunnel che attraversa l’autostrada, pronti a scoppiare tramite un comando a distanza attivato da un uomo posto sulla vicina collina.
Il padre rivela al piccolo anche una storia che lo riguarda: in quanto titolare di 4 negozi di giocattoli a Palermo, è stato anch’egli vittima delle minacce da parte di alcuni uomini appartenenti alla mafia che, in cambio di “protezione”, chiedevano il pagamento del pizzo. La reazione del padre è stata quella di rivolgersi alla giustizia denunciando il fatto e facendo arrestare i due mafiosi. In risposta a questo atto di ribellione uno dei negozi più grandi, posseduti dal papà di Giovanni, fu bruciato.
A quell’orrenda scena, assistette anche la mamma di Giovanni la quale era incinta proprio del piccolo. Per lo spavento, le vennero le doglie e proprio per questo motivo decisero di chiamare il bimbo appena nato, Giovanni.
Il libro si conclude con la visita di Giovanni alla sorella di Falcone. Proprio da questo incontro, il piccolo Giovanni decide di denunciare Toni diventando amico di Simone.
Pubblicato lunedì 02/02/2015
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