Principesse e castelli? Roba vecchia. Stop al lieto fine

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E’ del Corriere.it l’articolo dedicato a E morirono tutti felici e contenti, ultimo libro edito da Neo di Castel di Sangro.

E morirono tutti felici e contenti si intitola, non a caso, una raccolta di racconti pubblicata. In uno di questi, la Piccola fiammiferaia è una prostituta grassa e in un altro Aladino è il genio dei disperati. Il mondo (fantastico) capovolto. Tutto è bene quel che finisce male. Tutto è male quel che finisce bene. E ora ci si mette pure John Grisham: dopo essersi dedicato agli adulti, il re del legal thriller passa agli under tredici proponendo un ragazzino-detective che «sa di legge più di molti avvocati».

Pare che dai libri per bambini sia sparito il lieto fine. Fossero nate oggi, le fiabe più famose sarebbero ben diverse: Biancaneve verrebbe moletsta da Brontolo ben prima di essere raggiunta dal bacio del principe azzurro; Cappuccetto Rosso ucciderebbe sua nonna per portarle via la pensione; Cenerentola, nel tornare precipitosamente a casa dopo il ballo, inciamperebbe sulle scale del castello e passerebbe in carrozzella il resto dei suoi giorni; Hänsel e Gretel, abbandonati nel bosco dal loro papà, diventerebbero due clochard della Stazione Termini; il Brutto anatroccolo finirebbe suicida. ”

L’obiettivo? Abituare i bambini da subito, al mondo in cui vivranno. Come dire:  niente illusioni, cari ragazzi, le cose purtroppo vanno così. ”

Leggete e… condividete quello che si dice? Voi “ragazzi di oggi” non credete più nell’happy end e nelle piccole principesse? E…credete che sia più educativo abbandonare principi e castelli a favori della verità? Dite la vostra nei commenti!

Pubblicato venerdì 26/03/2010 in

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