Racconti di paura: la fanciulla dall’abito bianco, leggi!
Una storio d’amore e di brividi…
LA FANCIULLA DALL’ABITO BIANCO
Siamo in un piccolo villaggio francese, alla fine dell’800. Una sera un ragazzo di nome Michel si recò a un ballo e lì conobbe una bellissima ragazza con un vestito bianco.
Il giovane fu colto da un colpo di fulmine e passò l’intera serata a danzare con la fanciulla per sapere ogni cosa su di lei. A un certo punto, vedendola tremare, le prestò il suo cappotto e le offrì un caffè per scaldarsi. Accidentalmente, ballando, un altro ragazzo urtò la spalla della ragazza, rovesciando un po’ di caffè sul soprabito e macchiandolo.
A mezzanotte la giovane chiese al suo corteggiatore di portarla a casa dicendo di abitare nei pressi del cimitero.
Michel, ormai pazzo d’amore per lei, disse che l’avrebbe accompagnata volentieri. i due ragazzi uscirono dal ballo e si incamminarono nelle nebbiose strade del villaggio, dove non c’era nessuno. A un tratto la fanciulla disse di fermarsi: eranoproprio davanti al cancello del cimitero.
Nonostante l’inquietudine data dal luogo, Michel immaginò che la ragazza fosse figlia o parente del custode, di cui intravedeva la casa accanto al cimitero. Il ragazzo chiese alla giovane di dirgli il suo nome; lei dopo un attimo di silenzio rispose: “mi chiamo Monique Rose Terry”. Michel ormai innamorato, si chinò per baciarla, ma lei si tirò indietro. “Ti ripago il favore” gli disse misteriosamente “perché sei stato gentile e mi hai prestato il cappotto“. Detto ciò si voltò e sparì tra le tombe.
Il giorno dopo, Michel tornò al cimitero a cercare Monique. Bussò alla porta del custode.
Gli aprì un uomo anziano e il giovane spiegò di aver riaccompagnato, la sera prima, una ragazza con un vestito bianco e un cappotto da uomo macchiato di caffé.
L’uomo gli rispose che nella sua casa non c’è nessuna donna, ma che su una delle tombe aveva trovato un soprabito maschile. Michel chiese di vedere il luogo, e il custode lo condusse a una maestosa cripta.
Sulla tomba era deposto il suo cappotto, con un biglietto “grazie, ma tornerò a baciarti“. Sulla lapide c’era inciso un nome MOnique Rose TErry. Era il nome della ragazza. Michel capì che la donna di cui si era innamorato era un fantasma e che non l’aveva baciato perché il suo bacio avrebbe significato morte sicura per un mortale. Per ricambiare la sua gentilezza, lo spettro l’aveva risparmiato. Ma aveva anche promesso che sarebbe tornata a pretendere un bacio…
Da allora Michel vaga per il villaggio, aspettando il ritorno del suo bellissimo fantasma in abito bianco.
Pubblicato mercoledì 13/10/2010 in paura, racconti di paura
Condividi questo articolo con i tuoi amici di Facebook