Robinson Crusoe di Daniel Defoe, il riassunto
Robinson Crusoe di Daniel Defoe, il riassunto: il romanzo di Robinson Crusoe è ambientato nel 17° secolo e racconta la storia del figlio più giovane di un mercante tedesco, incoraggiato dalla famiglia a studiare legge ma lui, contro la loro volontà, sceglie di fare un viaggio in mare.
Inizialmente tentato dalle richieste del padre, alla fine sceglie di intraprendere un viaggio verso Londra insieme ad un amico, ma una tempesta in mare rischia di uccidere entrambi, così l’amico di Robinson lo abbandona mentre lui sceglie di continuare l’esperienza.
Il primo viaggio ha successo, quindi Robinson decide di intraprenderne un altro che però non ha la stessa fortuna del primo: la nave viene sequestrata dai pirati e Crusoe viene reso schiavo nella città nordafricana di Sallee.
Durante una battuta di pesca, Robinson e un altro schiavo riescono a liberarsi e navigare lungo la costa africana; un capitano portoghese gentilmente li accoglie, acquista lo schiavo di Crusoe e porta Robinson in Brasile. Qui, Crusoe si stabilisce, diventando un proprietario di piantagioni e raggiunge ben presto il successo; aspirando ad una vita ancora più ricca, si imbarca in una spedizione diretta verso l’Africa occidentale ma finisce naufrago al largo della costa di Trinidad.
Crusoe è l’unico superstite della spedizione e inizia a cercare cibo e riparo. Ritorna dov’è avvenuto il naufragio per recuperare dal relitto le pistole, il cibo ed altri oggetti e sulla costa scopre le capre da utilizzare per la carne e si costruisce un riparo.
Erige una croce su cui incide la data del suo arrivo, 1 settembre 1659 e fa una tacca ogni giorno per non perdere la cognizione del tempo. Inizia a scrivere anche un diario delle sue attività domestiche, descrivendo i tentativi per fare le candele, la scoperta fortunata della germinazione del grano e la costruzione di una cantina. Nel giugno 1660, si ammala: attraversa un momento turbolento caratterizzato dalla visione degli angeli e di Dio ma alla fine riesce a riprendersi dalla malattia e inizia ad esplorare l’isola.
Trova una vallata ricca di uva dove costruisce un rifugio all’ombra e inizia ad essere più ottimista per il suo arrivo sull’isola sentendosi il “re”.
Addestra un pappagallo e gli insegna a pronunciare il suo nome, prende una capra come animale domestico e impara a lavorare la ceramica. Con un albero di cedro costruisce una barca e prova a navigare ma il primo tentativo fallisce e rischia di morire in mare spazzato via da una corrente. Riesce a raggiungere la riva e, sentendo il suo pappagallo gridare il suo nome, è grato di essere stato nuovamente salvato. Passerà così alcuni anni in pace.
Un giorno Robinson scopre l’impronta di un uomo sull’isola: inizialmente pensa che appartenga al diavolo o ai cannibali, così preferisce armarsi per sentirsi più al sicuro.
Allarmato e spaventato, costruisce anche una cantina sotterranea in cui convogliare le capre di notte ed escogita un modo di cucinare sottoterra. Una sera sente degli spari e, in perlustrazione sull’isola il giorno successivo, scopre che sulla costa è naufragata un’altra nave. Il luogo del naufragio è vuoto ma, poco dopo, scopre che la costa è cosparsa di corpi umani che sembrano essere i resti di un banchetto cannibale.
Il presentimento di Crusoe è vero, scorge trenta cannibali a riva con le loro vittime, una delle quali riesce a liberarsi e trova rifugio nella dimora di Crusoe.
Il naufrago lo protegge uccidendo uno dei cannibali e ferendo l’altro; grazie alle armi che aveva recuperato dal relitto, riesce ad uccidere quasi tutti i cannibali e la vittima, grata al suo salvatore, si sottomette a lui. Crusoe lo prende come suo servo e gli dà il nome di Venerdì.
Venerdì si rivela sveglio ed intelligente, così Robinson gli insegna alcune parole in inglese e alcuni concetti base della cultura cristiana.
A sua volta, Venerdì, gli spiega che i cannibali uccidono solo i loro nemici e hanno salvato i naufraghi del disastro in mare in cui fu coinvolto Crusoe, proprio gli spagnoli vivono nelle vicinanze.
I due costruiscono una barca per visitare la terra dei cannibali ma, prima che abbiano la possibilità di partire, sono sorpresi dall’arrivo di ventuno cannibali in canoa: questi ultimi sono in possesso di tre vittime, uno dei quali è in abito europeo. Venerdì e Crusoe uccidono la maggior parte dei cannibali e liberano l’europeo che è originario della Spagna.
Venerdì è felice di scoprire che un’altra delle vittime soccorse è suo padre: i quattro uomini ritornano alla dimora di Crusoe per mangiare e riposare e Robinson si prepara ad accoglierli nella sua comunità in modo permanente.
Otto giorni dopo, Venerdì e Crusoe si allarmano alla vista dell’avvicinamento di una nave inglese. Da lontano osservano come undici uomini prendono tre prigionieri sulla costa: nove degli uomini esplorano la terra lasciando due a guardia dei prigionieri. Venerdì e Crusoe aggrediscono questi uomini e liberano i prigionieri, uno dei quali è il capitano della nave che è stato catturato durante un ammutinamento.
Usando la barca di questi riesce a iniziare il viaggio per rientrare a casa. Il 19 dicembre 1686, la nave è pronta per tornare in Inghilterra; lì trova la sua famiglia deceduta, ad eccezione delle due sorelle, mentre la vedova del suo amico aveva mantenuto i suoi soldi al sicuro; apprende dal capitano portoghese che le sue piantagioni in Brasile sono state redditizie e provvede a vendere le terre brasiliane.
Diffidando, ormai, dai viaggi in mare, Crusoe tenta di tornare in Inghilterra via terra ma è minacciato dal maltempo e dagli animali selvatici nel nord della Spagna.
Finalmente arrivato in Inghilterra, Crusoe riceve la notizia che la vendita delle sue piantagioni è stata completata e lui ha guadagnato una somma considerevole: ne dona una parte alle sue sorelle e una parte alla vedova.
Accarezza l’idea di tornare in Brasile ma poi si sposa diventando ben presto vedovo. Crusoe parte infine per la Indie Orientali come commerciante nel 1694 e rivisita la sua isola, ormai posseduta dagli spagnoli che hanno insediato una ricca colonia.
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