Scrive su Facebook “prof cicciona”, la scuola lo vede e…
Uno studente di 15 anni di una scuola americana è stato sospeso per aver scritto come status su Facebook un insulto alla sua professoressa di fisica, definendola senza mezzi termini “cicciona“.
La scuola si è accorta di questa scritta sulla bacheca Facebook del ragazzo, e, nonostante questi si sia scusato, il provvedimento è stato durissimo: sospensione.
Questo caso ha fatto molto discutere l’opinione pubblica americana: le associazioni di tutela della privacy infatti, ritengono che non sia giusto da parte della scuola “spiare” le bacheche Facebook dei ragazzi e punirli per quello che dicono in un luogo “privato”.
Al contrario, il preside e gli insegnanti sostengono che Facebook sia un lugo virtuale “pubblico”, in quanto visibile a tutti, e che le persone debbano essere responsabili di quello che ci scrivono. Insultare qualcuno su Facebook, infatti, è considerato un atto di “cyber-bullismo”, ovvero bullismo su Internet.
Voi cosa ne pensate: ha torto il ragazzo che ha insultato la prof. o la scuola che ha “spiato” la sua bacheca Facebook?
Pubblicato martedì 22/02/2011
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