Scuola: puniti i genitori che non pagano i pennarelli. E’ giusto?
VIDEO: LA REPUBBLICA TV – SCUOLA, GENITORI NON PAGANO? NOMI SULLA LISTA NERA
Genitori e insegnati sono sempre stati uniti nel lottare contro i tagli alla scuola, ma un recente caso di cronaca ha fatto emergere i primi segni di cedimento di questa complicità. E’ successo a Brindisi: la dirigente scolastica della scuola materna Montessori ha chiesto alle famiglie dei suoi alunni di acquistare tutto l’occorrente per le attività scolastiche, dai beni di prima necessità (carta igienica) a quelli relativi alla didattica (pennarelli, quaderni, etc…).
Non tutti i genitori però hanno aiutato la scuola, o più semplicemente non l’hanno fatto nei tempi richiesti. Inoltre bisogna considerare che magari non tutte le famiglie hanno la possibilità di affrontare queste “spese extra”.
La scuola però ha deciso di non prendere in considerazione tutte queste variabili e con una punizione ha deciso di far capire ai genitori che si parlava di un obbligo e non di un “piacere”: conclusione? I genitori che non hanno risposto alla richiesta d’aiuto hanno letto i loro nomi su cartellone esposto su una parete della scuola.
Naturalmente le famiglie dei bambini non hanno preso bene il provvedimento e per far notare alla scuola che nessuno in questo caso ha il diritto di “sgridarle” ha comunicato la notizia alla stampa. Dopo averlo saputo la dirigente scolastica è stata intervistata da radio Capital assicurando che i nomi verranno immediatamente rimossi.
La scuola ha il diritto di punire i genitori? Anche alle vostre famiglie è successo di dover comprare beni di prima necessità per la scuola?
Pubblicato lunedì 26/09/2011
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