Scuola: su Facebook la maestra insulta gli studenti, sospesa
Facebook è un mondo “privato”, dove possiamo sfogare i nostri sentimenti e lasciar andare i pensieri a ruota libera… oppure è una dimensione “pubblica”, perché tutti possono vedere cosa scriviamo e postiamo? E’ una domanda che fa molto discutere.
Questa volta il dubbio viene sollevato a proposito del caso di un’insegnante americana, che sulla sua bacheca di Facebook si è sfogata contro i suoi studenti (delle elementari), chiamandoli addirittura “futuri criminali”.
La maestra ha scritto su Facebook di “sentirsi un guardiano che passa tutto il giorno a badare a futuri criminali“. Quando la scuola ha letto queste parole, ha deciso di sospenderla. La donna però non è d’accordo: secondo lei si trattava di uno sfogo “privato”, fatto al di fuori dell’orario scolastico, e che aveva tutto il diritto di esprimere il suo pensiero.
Poco tempo fa era accaduto un fatto simile, anche se opposto: uno studente era stato sospeso per aver chiamato “grassa” la sua prof. su Facebook.
Secondo voi è stato giusto punire la maestra? Le persone devono assumersi la responsabilità di quello che scrivono su Facebook, oppure si tratta di una sfera privata e personale?
Pubblicato martedì 05/04/2011 in facebook
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