Scuola vieta la gita ad un bimbo down: cosa fanno i compagni?
Prima di partire per la tanto agognata gita scolastica sono molte le raccomandazioni che ci fanno i nostri genitori, i quali ci chiedono di comportarci bene e in maniera responsabile mentre siamo in viaggio. A volte, però, il gesto di massima maturità può essere quello di non voler proprio partire, come nel caso, recentemente raccontato da giornali, di alcuni studenti di scuola media che hanno fatto questa rinuncia per solidarietà nei confronti di un loro compagno.
Come ha riportato il Corriere della Sera, l’episodio è avvenuto a Catanzaro, dove una classe di terza media s’è rifiutata di andare in gita dopo essere venuta a sapere che il dirigente scolastico si era opposto alla partecipazione di un loro compagno disabile al viaggio d’istruzione. Non solo: il dirigente aveva chiesto agli studenti di non far sapere al ragazzo le date delle future gite già programmate, spiegando questa scelta con la scarsa capacità dello stesso ad apprendere.
Questa spiacevole richiesta è stata declinata dai compagni, i quali hanno affermato che se il loro compagno down non fosse potuto partire con loro, allora nessuno sarebbe andato in gita. Un gesto di solidarietà, senz’altro indice di responsabilità, contro un assurdo episodio di discriminazione.
E voi, se foste stati al posto dei ragazzi di Catanzaro, come vi sareste comportati? Quella dei ragazzi di Catanzaro deve essere stata una rinuncia sofferta ma giusta: voi vi sareste comportati nello stesso modo?
Pubblicato domenica 27/02/2011
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