Shock: sul ring a 8 anni. Sport o violenza gratuita? Leggi!
A seguire la cronaca sui giornali o su internet pensavamo di averle viste tutte… Spesso leggiamo di bambini trattati come adulti e che si tratti di un concorso di bellezza o di una gara canora la domanda che ci si pone è sempre la stessa: sarà giusto far partecipare un minore a questo tipo di iniziative? Questa volta, però, pare proprio che qualcuno abbia esagerato, dato che non stiamo parlando di una vera e propria forma di spettacolo, bensì del Mixed Martial Arts, una pratica “sportiva” (ma che di sportivo ha ben poco) che prevede incontri di lotta tra bambini.
Le immagini provenienti da Preston, Gran Bretagna, in Italia diffuse da “La Repubblica”, ci mostrano bambini di non più di otto anni affrontarsi in incontri piuttosto cruenti all’interno di ring racchiusi da reti metalliche.
Il problema è che questi incontri si trasformano in eventi con tanto di pubblico che paga un biglietto per incitare i bambini a non mollare e a picchiare più forte. Ad aggravare la situazione c’è anche il fatto che i bambini non indossino nessun tipo di protezione e che i loro incontri ricordino uno sport violento e spettacolare come il wrestiling.
Secondo Michelle Anderson, il proprietario del posto in cui si svolgono questi incontri, non ci sarebbe niente di sbagliato nel Mixed Martial Arts, perché i bambini che combattono seguono delle precise regole, oltre ad essere lì perché accompagnati dai propri genitori. “Preferiste vederli girare per strada con pistole e coltelli?”, aggiunge il signor Anderson, ma a noi viene facile immaginare molte altre attività più adatte ai bambini del picchiarsi fino a far finire al tappeto l’avversario. Non a caso, l’Associazione Medica Britannica ha già denunciato questo sport perché pericoloso.
E a voi sembra uno sport il Mixed Martial Art? Pensate che sia giusto gridare allo scandalo o c’è qualcuno che sta esagerando?
Pubblicato venerdì 23/09/2011 in attualità
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